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UNA VOLTA A CASA
Anche a distanza di tempo dall'intervento possono insorgere delle complicanze dovute all'operazione. Queste sono principalmente:
problemi sensitivi: può rimanere una zona della spalla e/o del braccio in cui c'è ipoestesia o anestesia (cioè diminuisce o non c'è la sensibilità). Purtroppo per questo problema non ci sono soluzioni, potrebbe migliorare o rimanere stabile nel tempo. La causa è la lesione, durante l'intervento, del nervo che passa nel cavo ascellare. Anche nella zona della cicatrice e dell'ascella possono essere avvertite sensazioni "strane": - iperestesie: si avverte dolore o altre sensazioni fastidiose, anche senza stimoli che lo causano;
ipo/anestesie: diminuzione o assenza della sensibilità. Prima che la cicatrice diventi definitiva, passano 6 mesi-1 anno; queste sensazioni sono dunque dovute alla ferita, che non si è ancora "sistemata". In alcuni casi questo problema può rimanere per sempre.
linfedema dell'arto superiore: è il cosiddetto "grosso braccio dopo mastectomia". Come già detto, con l'asportazione dei linfonodi ascellari, il liquido (LINFA) dell'arto superiore e della mammella non viene drenato (eliminato) come prima. Inizialmente il sistema linfatico cerca di sopperire a queste difficoltà, ma, dopo un po' di tempo, non è più in grado di farlo. A questo punto il liquido rimane accumulato nel tessuto e si nota il gonfiore. Questa situazione può essere scatenata da diversi fattori: scarso movimento, non osservazione delle prescrizioni consigliate, predisposizione personale, etc. Spesso anche la radio-chemioterapia può far insorgere o peggiorare il linfedema. Per aiutare il liquido a drenare è utile assumere regolarmente le posizioni di drenaggio, in modo che la forza di gravità ne favorisca lo scorrimento verso il collo.
Un altro aiuto è dato dalla POMPA MUSCOLARE, cioè dal movimento dei muscoli (contrazione-rilasciamento) che spinge il liquido verso l'alto. È dunque importante eseguire tutti i giorni gli esercizi che troverai consigliati nelle prossime pagine.
Consigli per la prevenzione del linfedema:
osservare un periodo di riposo di 20 min. per 2 volte al giorno, sdraiata nel letto, con il braccio appoggiato su un cuscino, in modo che la mano sia più alta della spalla. Devi essere in una posizione comoda e rilassata;
esegui 2 volte all'anno un ciclo di LINFODRENAGGIO MANUALE associato a PRESSOTERAPIA;
se necessario, indossa dei guanti compressivi, che devono essere della misura adeguata e rivalutati ogni 4-6 mesi.
Se il gonfiore non diminuisce o il braccio si arrossa ed è caldo, rivolgiti al tuo medico. diminuzione della funzionalità della spalla: le cause possono essere diverse. In alcuni casi, già prima dell'intervento c'erano problemi di artrosi o di altre patologie; in altri casi in seguito all'intervento il braccio non è più stato utilizzato come prima. Alcune pazienti assumono atteggiamenti sbagliati, dovuti al dolore o alla paura di stirare la cicatrice.
Anche la radio-chemioterapia può provocare una limitazione articolare. Per cercare di prevenire questo problema trovi di seguito alcuni esercizi, che si consiglia di eseguire tutti i giorni, per tutta la vita. Non occupano più di mezz'ora al giorno, ma sono molto importanti! Si è notato infatti che l'insorgenza di questi problemi si ha spesso a distanza di tempo, in molti casi a causa dell'inosservanza dei consigli e dell'incostanza nell'esecuzione degli esercizi rieducativi.
-------> esercizi da fare a casa. -
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alle utilissime indicazioni di serena aggiungo il frutto della mia esperienza.
penso possa essere utile riportare la mia esperienza di mastectomizzata con svuotamento ascellare successivamente sottoposta, dopo operazione per K tiroideo, a terapia radiometabolica
giugno 2010 quadrantectomia e 40 giorni dopo mastectomia e svuotamento ascellare, 6cicli di chemio e successiva radioterapia su parete toracica, ascella e fossetta sovraclavicolare. chiuse tutte le terapie ad aprile 2011.
fatti gli esercizi post operatori giornalmente per 2 mesi e poi a casa più saltuariamente. il braccio appena un pò più gonfio dell'altro, pur stando attenta a tutto l'ho sempre usato (anche perchè si tratta del braccio destro), mai problemi di dolore. qualche volta appena un pò di gonfiore che rientrava ponendo il braccio rialzato sopra l'altezza della spalla, senza massaggi o altro.
16 dicembre 2011 operata per carcinoma tiroideo.
nel periodo postoperatorio, con carenza di ormoni tiroidei, comincio ad accumulare peso e liquidi.
24-26 febbraio 2012 ricoverata per effettuare terapia radiometabolica in isolamento quando esco sono stremata per la fatigue e la nausea.
da marzo a maggio anche senza sforzare il braccio questo si gonfia sempre di più. ormai fa male di giorno, di notte, gli esercizi non servono a nulla.
la chirurga (bravissima ed umana ma troppo sovraccarica di lavoro) che mi ha operata mi dice candidamente: "ma il linfedema al braccio è uno degli effetti collaterali della terapia radiometabolica".
benedetta donna la conoscevi la mia anamnesi non mi potevi avvisare?
quindi nella speciale ipotesi che dopo aver affrointato la BB vi troviate anche ad affrontare carcinoma tiroideo e metabolica tenete presente che questa terapia può scatenare il linfedema e pertanto vanno prese ulteriori precauzioni.
io son riuscita a recuperare parzialmente.
il mio oncologo mi ha mandato in un ottimo centro dove prima con massaggi e poi con fasciature e ginnastica (da fasciata) ho recuperato molto, ma non tutto. ora sto, normalmente, come stavo prima dell'intervento alla tiroide, quando mi sforzavo e si gonfiava.
ho postato questa mia esperienza perchè in rete ho avuto difficoltà a trovare informazioni in merito.
buona giornata a tutte. -
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grazie!
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Up . -
ieia96.
User deleted
Ciao a tutte ho già scritto in questo forum chiedendo informazioni per mia madre,qualcuna sicuramente ricorderà. A mia madre hanno trovato un carcinoma di circa 1 cm infiltrante g2. Oggi c'è stato il consulto con il primario che ci ha detto che fortunatamente non è grave ma è da togliere,essendo molto piccola la lesione ed essendo stata scoperta subito,non è grave. Ci sara dunque un piccolo intervento seguito da radioterapia e poi ci ha spiegato la storia del linfonodo dicendoci che qualora dovesse essere postivo anziché fare lo svuotamento ascellare evitandone così le conseguenze che dureranno per tutta la vita al braccio,potrà attuare una nuova tecnica in quanto l'ospedale a cui siamo registrate è affiliato con quello di Genova dove hanno scoperto una nuova teoria : non togliere i linfonodi intaccati ma fare una terapia più intensa. Lui ci ha consigliato di fare questa cosa noi speriamo nel meglio e che quindi non siano stati intaccati. Ma qualora fosse così cosa consigliate voi? Qualcuno l'ha provato? . -
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Ciao ieia96..... meglio se scrivi in tuo post nella sezione appropriata altrimenti non viene vista
questa è una discussione sugli esercizi da fare. -
ieia96.
User deleted
Serena,ciao ho già ricevuto risposte nella discussione da me creata tempo fa. Grazie. . -
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ook.... grazie scusa non avevo controllato resto du mundu
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Per tutte le new entry. Up .
COSA FARE E NON FARE DOPO INTERVENTOPER NON AVERE PROBLEMI AL BRACCIO |
