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EccoMartina08.
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Care amiche,
domani devo fare l'emocromo e se tutto va bene, mercoledì ho il secondo ciclo di chemio.
Visto che la prima volta ho fatto gli esami del sangue alcuni giorni prima, al mio ospedale, e stavolta invece è il giorno precedente la terapia, mi sono venuti alcuni dubbi:
- è sempre da fare a digiuno?
- devo fare il prelievo al braccio operato per dissezione ascellare, visto che, il giorno dopo, per l'iniezione (che dura circa 4 ore) sarà meglio optare per il braccio non operato?
Grazie in anticipo per i consigli!!. -
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ciao, io facevo analisi del sangue nel braccio dove avevo fatto dissezione (a sx). e le facevo a digiuno.
poi flebo varie le facevo nel braccio sano.. -
cedan.
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Cara Martina, vedo che stai facendo la chemio...mi sembra che vada benino?Brava ragazza lo sapevo
che eri tosta......io ti saro' di poco aiuto, avendola fatta prima dell'operazione....pero' il prelievo del sangue
per le analisi va fatto senz'altro a stomaco vuoto, io lo facevo al braccio sx, come pure la chemio, ed e'
quello dove mi hanno operata....a proposito...dopo l'operazione mi hanno detto di non farmi fare piu' prelievi
su quel braccio per il rischio di infezioni.. -
EccoMartina08.
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Carissime,
ieri sono andata a digiuno, ma visto che l'oncologa ha spostato la terapia di una settimana e dovrò rifare l'emocromo, sono andata allo sportello prelievi e ho chiesto conferma sul dubbio che avevo:
ebbene ( ), all'INT di Milano l'emocromo si può fare anche non a digiuno. Poi c'è la visita oncologica e fanno pervenire ( ) i risultati direttamente allo Specialista che ci segue.
Bella notizia, settimana prossima il viaggio in auto sarà meno faticoso
Comunque grazie mille lo stesso, credo che sia stato meglio non correre rischi e andare a digiuno ugualmente, visto che non ne ero sicura!
Per il braccio è proprio così: senza i linfonodi, c'è un maggior rischio di infezioni, quindi la chemio andrebbe fatta sull'altro braccio. Di conseguenza, il prelievo (più veloce e indolore) va fatto al lato operato (omolaterale... )
Un bacio dalla vostra nuova Dottoressa ihihi. -
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Hola Martina,
da me funzionava così:
analisi sangue mattina alle 8.00 a digiuno, presso centro oncologico, esito attorno alle 10/11 della stessa mattina, con consulto oncologo.
se ok giorno dopo chemio con infusione al braccio sano.
tra una chemio e l'altra si faceva altra analisi del sangue presso ospedale (con cartellino rosso alla mano per non fare la coda). con esito dopo due tre giorni da oncologo. esito lo ritiravo direttamente io prima di salire da oncologo.. -
lallinax.
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ciao! da me si faceva tutto in 6 ore circa...prelievo, a digiuno o meno nn importante, ma importantizzimo mi hanno detto MAI e poi MAI farsi bucare il braccio dove sn stati asportati i linfonodi ue!!!
dopo un oretta arrivavano i risultati all'onocologo ke ti chiamava in visita, e finita la visita, se i valori tutti ok
iniziava la chemio. Sembra tanto tempo fa...ma l'ultima è stata solo a luglio...
ciao lallinax. -
Rita75.
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Secondo me dipende da come sei messa a vene, insomma c'è chi parte con dei "cannoni" di vene che le prenderebbe anche un cieco e chi invece nemmeno a trovarle con il lanternino.
Tendenzialmente dovrebbe esser fatto tutto nel braccio sano per scongiurare il problema infezioni ( che onestamente in 9 anni di carriera non ho mai visto venire per un prelievo ) ma se si hanno delle vene "da piangere" meglio fare i prelievi nel braccio "malato" e poi fare la terapia in quello "sano".
Nessuna di voi ha mai messo un catetere venoso centrale?
Per il digiuno è sempre meglio, non tanto per l'emocromo in se ma perchè non si sa mai che cosa ci vogliano aggiungere all'ultimo momento quei matti dei medici!!!
( detto con affetto eh!! ghghgh). -
stefania1964.
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Ciao Rita anch'io sono un infermiera,io ho messo il port per ben 2 volte . -
Rita75.
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Ciao Collega!
Due volte? Ma il primo si era infettato?
Io di Port ne vedo pochi, usiamo molti Broviac ( Hickmann) e un tempo mettevamo anche qualche PICC (sono tutti cateteri centrali) . Evitano il problema dei "buchi" e si possono fare delle terapie di supporto anche a casa ( trasfusioni, antiemetici in flebo, antibiotici ) io li consiglio sempre ai miei pazienti che devono fare molte chemio.
Tu come ti sei trovata?. -
LuciaKiki.
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Se non ho sbagliato data e su richiesta di serena...... . -
LuciaKiki.
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Rispondo io CITAZIONECITAZIONE (serena2 @ 5/9/2010, 09:15)
Dopo un annetto, magari magari me lo fate sto favore? grazie.
La mia esperienza, a Torino, è questa:
per il problema vene mi hanno messo un PICC (catetere venoso centrale) nel braccio sano, nel mi ospedale è una procedura standard, lo fanno a tutti.
Gli esami e la visita oncologica li faccio il giorno prima della chemio, ma gli esami sono veramente ridotti, emocromo, fegato e reni (non mi ricordo come si chiamano gli esami per controllarli) e dal mese scorso non mi danno neanche più la fotocopia, mi hanno detto che potrò ritirare il tutto a terapia conclusa richiedendo la cartella clinica.
La parte più fastidiosa della terapia, per me, è stata proprio il PICC che da fastidio, e mi fa vivere con la paura che si tappi, meno male che per fare poi la terapia con erceptin non è più necessario.
L'impressione è che: o va tutto talmente bene che il protocollo standard è veramente efficace per me, o i tagli alla sanità hanno avuto effetto anche per i malati oncologici.
Se ci sono domande chiedete pure.
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Paoletta2.
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c'e' anche chi non mette il port. Io l'ho chiesto e me l'hanno rifiutato, perche' :
- e' un piccolo intervento chirurgico che comporta rischi
- non abbiamo tempo di fare queste cose
Lo so, vi fa ridere, ma hanno detto proprio cosi'. Quindi mi sono sciroppata 6 chemio in vena. Le vene mi facevano malissimo, non credevo che sarebbe passata, ma da alcuni mesi non sento piu' alcun fastidio quando le tocco o sse mi alzo maniche aderenti. Diciamo che il danno si e' riparato dopo circa 3 mesi dalla fine della chemio.
Quanto al buco da fare ogni volta, era sempre uno stress....ma avevo imparato a mettere il braccio sotto l'acqua molto calda, prima di farmi bucare: vene dilatate, bucare riusciva piu' facile....
Ecco, questa e' la mia esperienza.. -
Mamigà.
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Io ho messo il port, perchè ho dovuto fare tante infusioni e ho vene difficili da prendere, sia perchè ne devo fare ancora tante (solo Herceptin fino a marzo 2011). L'intervento è stato fatto in D.H. e non ho avuto problemi.
Prelievi: io li facevo uno o due giorni prima dell'infusione nella struttura dove mi trovavo meglio (in questo caso NON all'ospedale perchè le code erano allucinanti, andavo presso una sezione staccata dove mi facevano passare avanti perchè paziente oncologica, e il pomeriggio stesso mandavano l'esito via FAX al reparto di oncologia). Di solito li facevo a digiuno.
A me hanno sempre detto, sia l'oncologo sia le infermiere dove andavo a fare i prelievi, che sarebbe meglio non usare il braccio operato nè per il prelievo nè per misurare la pressione sanguigna, e io faccio così. Avendo appunto il port le sforacchiature al braccio sono molto limitate.
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.CITAZIONE (Paoletta2 @ 5/9/2010, 14:33)Quanto al buco da fare ogni volta, era sempre uno stress....ma avevo imparato a mettere il braccio sotto l'acqua molto calda, prima di farmi bucare: vene dilatate, bucare riusciva piu' facile....
Ma dai????. -
Paoletta2.
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provare per credere!! .