Dopo mastectomia linfonodi positivi

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    Ciao a tutte, scrivo qui per confrontarmi e cercare un po di conforto. Mi sono operata quest'estate con mastectomia radicale e ricostruzione immediata con protesi. L'oncologo che mi ha visto 1 mese fa ha voluto far rianalizzare la biopsia di prima dell'intervento che era risultato positivo ai linfonodi mentre quello che mi e stato tolto, soltanto 1 durante l'intervento chirurgico è risultato negativo... Adesso, l'oncologo mi ha detto stamattina che il risultato della prima biopsia (che ha fatto rianalizzare) è giusto, ovvero ho dei linfonodi infetti, domani ho appuntamento con la nuova chirurga perché vogliono rioperarmi....Io sinceramente nn so che pensare, qualcuna che ha avuto esperienze simili e mi puo aiutare a capire, sono molto scoraggiata.
    Grazie
     
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    Mah guarda, tutto puo' succedere...e' una seccatura doverci pensare nuovamente a un altro intervento ma sicuramente meglio farlo che avere il pensiero dell linfonodo infetto che sta dentro invece che fuori...un bene che l hanno ricontrollato e diagnosticato. Tu farai cio' che ti dicono e ti toglierai sto pensiero...si fa' quel che si deve e andra' tutto bene ..nn ti preoccupare troppo, e' solo un piccolo inconveniente e lo sistemerai a dovere 😊
     
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    Per qualche linfonodo positivo possono evitare lo svuotamento ascellare. A volte qualcuno è positivo ma tutti gli altri sono sani. In tal caso magari fanno radioterapia sui linfonodi. Chiedi un altro consulto, ad esempio allo IEO, dove ho saputo che addirittura in alcuni casi non tolgono più neanche il sentinella, cercano sempre di curare al meglio e di essere il meno invasivi possibile.
     
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    CITAZIONE (Madiada @ 9/11/2023, 20:17) 
    Per qualche linfonodo positivo possono evitare lo svuotamento ascellare. A volte qualcuno è positivo ma tutti gli altri sono sani. In tal caso magari fanno radioterapia sui linfonodi. Chiedi un altro consulto, ad esempio allo IEO, dove ho saputo che addirittura in alcuni casi non tolgono più neanche il sentinella, cercano sempre di curare al meglio e di essere il meno invasivi possibile.

    Non vivo in Italia da anni ormai, comunque domani chiederó spiegazioni alla chirurga del pubblico e vediamo che dice..Mentre il chirurgo che mi ha operato, tramite un'assicurazione sanitaria mi ha dato appuntamento a fine mese. In effetti meno invasivi sono é meglio é.
     
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    Questo,tra l'altro è uno studio di qualche anno fa
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    CITAZIONE (Madiada @ 9/11/2023, 22:53) 
    Questo,tra l'altro è uno studio di qualche anno fa
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    Grazie Madiada, la notizia é interessante, effettivamente qui mi danno l'idea di macellai...Del tipo, ti rioperiamo, togliamo la protesi e togliamo tutto...
     
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    Stamattina sono andata dal chirurgo, e mi conferma che vogliono farmi lo svuotamento ascellare, radioterapia e probabilmente chemioterapia. Gli ho detto che per quanto riguarda lo svuotamento ascellare non sono molto convinta, ho chiesto se mi proponevano qualcosa di meno invasivo anche perché all'esame della linfogammagrafia erano risultati solo 3 linfonodi positivi...La risposta del chirurgo noi abbiamo dei protocolli vecchia scuola e sicuramente anche dei metodi vecchi, ma questa è la sanitá pubblica.. Io senza parole, adesso contatto il chirurgo che mi ha operato, sono in crisi totale...Nn so davvero che pensare, pur contestando che sono estremamente invasivi e con tutte le conseguenze che crea uno svuotamento, a loro non gli frega nulla perché seguono il protocollo.
     
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    Devono seguire il protocollo..nn e' loro la colpa
     
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    I medici fanno corsi di aggiornamento, la medicina è un continuo avanzare, fanno ricerca, si cerca di essere il meno invasivi possibili e poi continuano con i vecchi protocolli?...Che senso ha? Le equipe di oncologi e chirurghi hanno il potere di cambiare il protocollo e lo dimostra che da un ospedale all'altro si utilizzano protocolli diversi. Personalmente il chirurgo del pubblico con cui ho parlato ieri mi è sembrato un macellaio, non gliene frega niente del benessere del paziente seguono linee guida vecchie, così mi ha confermato lui stesso dove anche al primo stadio ti fanno cicli di chemioterapia..
     
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    Allora nn ti resta altro che cambiare sede ospedaliera..perche' anche la fiducia nei medici che ci curano e'molto importante per un buon percorso di cura
     
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    Verissimo la fiducia nei medici é importante, peccato che non si sa di chi fidarsi
     
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    Con solo 3 linfonodi positivi ti direi di firmare che rifiuti lo svuotamento, oltretutto con solo tre linfonodi positivi anche la chemioterapia potrebbe forse essere evitata, mentre la radioterapia sui linfonodi ritengo sia indispensabile. Quello che ti farebbero ora ti resterebbe per la vita. Scegli un altro ospedale. Comunque, anche dall'estero c'è chi viene allo IEO, certo è un disagio, e non so dal punto di vista assistenza sanitaria come funzioni in quel caso, però con uno svuotamento, soprattutto se inutile, il problema è a vita (no prelievo di sangue, no misurazione pressione, no sole, evitare scottature e punture di insetti, evitare di sollevare e portare pesi consistenti. Se è indispensabile per la vita, ok, ma se non cambia le prospettive di vita il discorso è diverso, non ci si può affidare ad un protocollo superato). Io credo che comunque, firmando, puoi rifiutare quelle cure che moderni protocolli rendono superate. Però sarebbe meglio affidarsi ad un ospedale che segue i moderni protocolli.
     
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    Si Madiada non avresti potuto dirlo meglio, infatti lunedi mattina andró proprio a togliermi dalla lista d'attesa. Pensa che qui giá solo con un primo stadio ti fanno di prassi cicli di chemio. Ho chiesto al chirurgo se invece che farmi lo svuotamento potevo fare solo la radio e mi ha detto che non basta perché il protocollo non lo prevede, mi opererebbero tra tre settimane senza nemmeno farmi fare altri esami. Mi rivolgeró nuovamente al chirurgo che mi ha fatto la mastectomia tramite assicurazione privata, e vediamo che mi dice.
     
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    Girasoleblu, nn so dove vivi ne dove ti curi..ma da quello che descrivi sembra tu stia lontano da centri che stanno a pari passo col mondo nel apprendere direzioni metodi e protocolli provati, dimostrati e messi in pratica ovunque. Strano che li da te' stanno tanto indietro..per il primo stadio la chemio...?? Ma qualche altra ragione ci dovra' pure stare se lo fanno..incredibile che stiano proprio tanto indietro..poi pensavo..Madiada e' informatissima..e da' sempre consigli utilissimi a chiunque si affacci al forum..sembra lo sia anche tu da come leggo..io nn ho mai avuto questo tipo di consapevolezza e sicurezza come voi..il mio modo e' credere a quelli che hanno studiato per anni e che m hanno salvato la vita..nn sono curata in un centro d eccelenza..Ieo di Milano o chenesso in Svizzera..ma ho fiducia in loro dal primo momento..come gia' detto, cosa molto importante la fiducia.
    Nn sarei mai capace ne mi azzarderei consigliare nessuna di rifiutare cure contro il cancro..ma come faccio?? Io che ne so, chi sono ??? E se sbaglio? Nn si tratta di raffreddore e prendi Oki o altro...m inchino a chi ha qs convinzione d essere dalla parte della ragione per poterlo fare.
    Scusa la tiritera..piuttosto che rifiutare cure imposte in qs centro e rimanerci li,cambiare ospedale sarebbe meglio secondo me..
     
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    Il punto e che in questo paese non posso scegliere di cambiare ospedale, perché l'ospedale pubblico é assegnato in base alla residenza, infatti il medico che mi ha operato è il primario dell'ospedale pubblico del capoluogo di regione dove vivo, pero' lavora anche nel privato tramite assicurazione, il suo ospedale pubblico è all'avanguardia mentre il mio si basa su vecchi protocolli per loro stessa ammissione. Io mi sono rivolta alla sanitá pubblica solo per farmi prescrivere lo zoladex e l exemestano, e siccome qui il medico di base anche se te lo prescrive, nn ha validitá, infatti in farmacia non me lo hanno dato (perché nn prescritto da uno specialista) quindi mi ha dovuto prima mandare dal chirurgo ( perché direttamente dall'oncologo nn mi poteva mandare, ma deve essere il chirurgo che fa la richiesta dall'oncologo) e poi dall'oncologo che era completamente in disaccordo con la terapia che stavo prendendo perché nn in linea con i loro protocolli, premetto che lavoro a stretto contatto con i medici, e ti assicuro, che anche loro sbagliano, si tutelano con i protocolli e non siamo ne piú ne meno di numeri, poi ci sono medici che fanno lavoro con il cuore nn voglio fare tutta l'erba un fascio, ma Comunque nel mio caso proporre una dissezione ascellare per qualche linfonodo significa crearmi altri problemi, so che la radioterapia sostituisce la chirurgia in questo caso, pero loro si basano esclusivamente su un protocollo. Grazie comunque per la tua risposta :)
     
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16 replies since 9/11/2023, 13:59   1975 views
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