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Elisabetta rosadelli.
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Ciao sono Elisabetta e anche io ho avuto un carcinoma lobulare infiltrante sono stata operata l'anno scorso ed ora mi sto curando con tamoxifene e decapeptyl. Anche io come te e come tutte ho avuto tanta paura ma poi ho capito che reagire e tornare alla vita era la vera cura. Ho capito che siamo in tante e questa brutta esperienza in fondo ci ha fatto apprezzare pienamente tutto ciò che ci ci circonda. Adesso sono piena di energia ho una vita piena di impegni ogni volta che vado a fare i controlli ho un po'di paura ma mai tanta quanto prima di ammalarsi. E' anche leggendo la storia di Isotta che sono riuscita a rialzarmi e a tornare a vivere la mia nuova meravigliosa vita. . -
ladybe.
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Benvenuta e grazie per la positività delle tue parole.
Ci facciamo coraggio vicendevolmente e questo aiuta molto. Anche io come te ho
incontrato un lobulare infiltrante. -
coccinella62.
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Ti accolgo anch'io con affetto....la stai superando alla grande e questo ti consentirà un veloce recupero...io duttale infiltrante . -
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benvenuta . -
Patrizia Ammalati.
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Ciao Elisabetta mi fa piacere che hai affrontato Tutto con serenità ti do il mio benvenuta io duttale infiltrante a dx l . -
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Ciao.
Anche io infiltrante. A sinistra. Quadrantectomia. Seguo la tua stessa terapia antiormonale.
Ho fatto proprio ora la fiala.
E ....che dire.....buona fortuna a tutte!!. -
Settembre 2016.
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Benvenuta...io duttale infiltrante e stessa tua cura...ma sono completamente d'accordo con te...la vita va avanti....nonostante tutto e sicuramente si apprezza di più! . -
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Ciao Elisabetta 🌸
Bruttissima esperienza la nostra (anche io infiltrante) soprattutto psicologicamente ma, come dici tu, insegna ad apprezzare e a valorizzare la vita.
Grazie per la tua testimonianza e per la tua presenza qui, sarà di aiuto a tutte.
Un bacio a te 💟. -
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Anche io intraduttale infiltrante. Ho fatto la chemio prima del‘intervento. Adesso sto facendo la radio e la chemio biologica. . -
pinella.
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Io sono la voce fuori dal coro , adenocarcinoma peritoneale di origine ovarica . Seguito tutto il protocollo,compreso l'intervento. Ora faccio le biologiche di mantenimento. Comunque si va avanti ! . -
Elisabetta rosadelli.
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Ciao ragazze felice di sentirvi a tutte quante volevo chiedervi, cosa intendete per cura biologica? Perché io ho fatto chemio e radio ma non cura biologica! . -
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io 6 chemio rosse e 21 trastuzumab . -
Elisabetta rosadelli.
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Ciao mareblu 90/99! Il trastuzumab è la cura biologica? . -
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Si
https://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&es...Ye2HE6eqrloaAcg. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Cosa sono le terapie biologiche?
Cara dottoressa, cosa sono le terapie biologiche per i tumori? ()
sono farmaci che mirano a colpire uno specifico “bersaglio”, un “target molecolare”, come può essere una proteina che viene prodotta (in biologia si dice espressa) da un tumore. Alcune neoplasie possono esprimere le stesse proteine-bersaglio, ma più studiamo i tumori dal punto di vista molecolare e più ci rendiamo conto che possono essere molte e diverse.
Perché colpirle? Perché queste proteine di solito promuovono la crescita del tumore, per cui è necessario bloccarle o inibire i processi che da esse dipendono. Quando un farmaco biologico interagisce con il proprio target, la cellula tumorale subisce un arresto della propria crescita e a volte la si induce a morire. Tutto questo porta a stabilizzare la crescita tumorale, a volte si assiste anche alla scomparsa del tumore.
Tanti farmaci di questo tipo oggi sono stati sviluppati, e tanti altri sono in corso di sviluppo. Il primo ad essere apparso sulla scena terapeutica è stato, nei primi anni del Duemila, il trastuzumab, e ora è diventata la punta di diamante per quelle donne in cui il tumore al seno esprime una proteina chiamata HER2 (parliamo di una su 4, tra chi si ammala di carcinoma mammario). Questi tumori, detti HER2-positivi, prima avevano una prognosi nettamente infausta, mentre oggi la evoluzione è migliore: grazie alla terapia con trastuzumab, la sopravvivenza delle donne è raddoppiata rispetto al passato. È un grande passo avanti. Dopo il trastuzumab si sono susseguiti altri farmaci target, tutti con una buona risposta in termini di sopravvivenza.
Un vantaggio di questi farmaci è la riduzione degli effetti collaterali, tra cui il problema della caduta dei capelli, del vomito, del controllo dei globuli bianchi e dell’emoglobina. Assisto pazienti che si fermano appena un'ora in day hospital e che dopo la flebo tornano al lavoro o continuano la loro giornata. La loro qualità di vita viene preservata.
Tra le terapie biologiche vi sono anche gli anti-angiogenetici, molecole che hanno la capacità di bloccare l’angiogenesi del tumore, e cioè la vascolarizzazione. Il tumore, infatti, vive perché ha un sistema vascolare che lo nutre. Queste terapie riducono, in un’alta percentuale di casi, il volume del tumore e ritardano la sua progressione. Anche questi farmaci presentano ridotti effetti collaterali: normalmente basta un controllo della pressione e delle urine. La cura dei tumori sta cambiando, e noi medici osserviamo giorno per giorno la progressiva evoluzione della terapia oncologia..