CONVEGNO SUL TUMORE DELLA MAMMELLA

chiedo la vs. collaborazione

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Monica190173
     
    .

    User deleted


    Buongiorno a tutte le Perline del sito.
    Sono stata invitata a parlare ad un convegno, il 31/01, sul tumore alla mammella e la chirurgia oncoricostruttiva in qualità di paziente giovane in cura.
    Mi è stato chiesto di esporre le sensazioni, emozioni e stato d'animo che vive una donna colpita di tumore al seno, per il valore simbolico che ha questa parte del corpo per una donna. Per tal motivo cercando di dare maggiore attenzione alla donna, medici, psicologi e oncologi vogliono conoscere gli aspetti che possono per migliorare la qualità della vita familiare, psicologica, lavorativa e di coppia.

    Chiedi di poter condividere vs. opinioni da poter presentare a questo convegno come esperienza di gruppo, segnalando anche il forum.
    Se qualcuno fosse interesstata a visionare info sul convegno potete andare al seguente indirizzo
    www.komen.it/2013/01/14/convegno-il...oricostruttiva/

    oppure mi può mandare un messaggio in mp con il proprio indirizzo mail ed invio la brochure

    Grata per la vostra collaborazione vi saluto caramente a tutte
     
    .
  2.  
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Administrator
    Posts
    19,545
    Location
    Dove c'è l'arcobaleno

    Status
    Offline
    Monica.... esce pagina not found
    Not Found
    The page you are looking is not here..

    Controlla per favore meglio link.
     
    .
  3.  
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Administrator
    Posts
    19,545
    Location
    Dove c'è l'arcobaleno

    Status
    Offline
    Ecco il link esatto
    CONVEGNO TUMORE MAMMELLA

    più altro link indicato da Monica dove potete scaricare pdf

    CLICCA QUA PER SCARICARE PDF
     
    .
  4.  
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Administrator
    Posts
    19,545
    Location
    Dove c'è l'arcobaleno

    Status
    Offline
    Hola fanciulle..... ma avete letto post di Monica ? :)

    Monica facci sapere del convegno.
     
    .
  5. lunabianca2008
     
    .

    User deleted


    Mi dispiace di averlo letto solo ora. Conosco l'ente ospedaliero e leggendo nella 3 sessione, leggo i moderatori del convegno e con immenso affetto leggo il nome del chirurgo senologo che mi ha operata al San Andrea. Sicuramente sarà una giornata di lavoro molto interessante e te cara sono certa che riuscirai ad esprimerti con le migliori parole.
    Un abbraccio. :wub:
    Lunetta
     
    .
  6. Paoletta2
     
    .

    User deleted


    maaahhh...parole parole..e ancora parole
    Se vi soddisfano, fate pure. Io nutro delle perplessita'

    Le sensazioni? se ne deve ancora parlare? ma non era chiaro? chi non le conosce ancora? e' una seduta di psicanalisi collettiva?
    E le nuove cure? ah, gia'...quelle interessano meno.

    Facile organizzare "convegni" per il solito chiacchiericcio.
    Perche' ...non convegni sulle emozioni che provano gli uomini in caso di tumore alla prostata? e' tutto piuttosto discriminatorio...per loro e' diverso? ...sono esseri umani pure loro...

    ci vedo molte contraddizioni in tutto questo ..e il solito opportunismo. Sfruttare il problema per convegni...insomma...per far girare l'economia??

    Edited by Paoletta2 - 1/2/2013, 09:50
     
    .
  7.  
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Administrator
    Posts
    19,545
    Location
    Dove c'è l'arcobaleno

    Status
    Offline
    aaah Paoletta........

    Io partecipo a numerosi convegni, che nulla hanno a che fare con il tumore al seno, e secondo me servono per far girare anche la voce.
    E comunque hanno fatto convegni anche su altri tumori :) forse sono meno pubblicizzati, ma li fanno.

    Monica, quando hai tempo ci fai sapere com'è andata?
     
    .
  8.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Administrator
    Posts
    5,963
    Location
    Sicilia

    Status
    Offline
    Intanto grazie a Monica per avercelo segnalato,.. :wub: .ogni piccola voce in più può far si che il "coro" diventi sempre più grande e più ascoltato... ;)
     
    .
  9. Monica190173
     
    .

    User deleted


    La mia partecipazione e testimonianza al convegno è stata sicuramente una goccia nel mare ma piuttosto preferisco fare che non fare, e se posso aver aiutato una sola persona con le mie parole è tantissimo.
    Alcuni medici mi hanno chiesto l’indirizzo del forum per segnalarlo alle pazienti ed io sono certa che lo faranno.
    Il mio discorso è stato all’incirca questo:
    Oggi posso affermare che AVEVO DENTRO DI ME un tumore al seno destro. Sono ancora sotto cura chemioterapica, dovrò affrontare la radioterapia ed infine un intervento ricostruttivo, ma, ripeto, sono felice di poter affermare che AVEVO DENTRO DI ME un tumore.
    Questa convinzione è stata, fin dall’inizio di questo mio iter sconosciuto, il pilastro che mi aiuta ad affrontare e superare le difficoltà che questo cammino, quotidianamente ed imprevedibilmente, mi pone.
    A luglio dello scorso anno, uscendo da un ristorante, la porta automatica dell’ingresso non ha funzionato correttamente e mi ha colpito, con una dinamica che ancora non mi spiego, direttamente il seno destro. Ho provato un dolore immediato e nei giorni successivi si formò un ematoma. Pensai fosse normale dopo un trauma, ma dopo un mese circa, la situazione non cambiava. Mi sono sottoposta ad una ecografia per verificare di cosa si trattasse ma non c’era una buona visuale. Solo dopo aver effettuato un agoaspirato ed esame istologico, i medici hanno confermato che si trattava di un carcinoma. Di li a breve sono stata sottoposta ad una mastectomia totale con ricostruzione mammaria immediata che, per una serie di motivi ha portato ad un secondo intervento con la rimozione della protesi lasciando sul mio corpo una cicatrice che mai avrei pensato di dover subire e portare con me.
    Sono cosciente che non potrò mai avere la certezza definitiva di non dover riaffrontare quest’esperienza, ma almeno IN QUESTO MOMENTO ho la certezza di non avere più nel mio corpo un tumore.
    Cosa ha contribuito a far sviluppare in me questa forza e quest’ottimismo?
    Inizialmente è stato molto duro a difficile accettare il fatto di avere un tumore: il terrore di morire di non sapere la sua estensione e le sue conseguenze sul mio corpo e sulla mia vita: accidenti ho solo 39 anni, ho tutta la vita davanti a me, tanti progetti e desideri, cosa accadrà?
    Sicuramente sono stata fortunata nel ricevere l’affetto della mia famiglia: il non farmi sentire un’ammalata, non emarginandomi dalla quotidianità, standomi vicini nei momenti tristi o di inevitabile abbattimento; l’amicizia che si è rafforzata con un paio di colleghi di lavoro, che ora posso considerare veri amici, che non mi hanno compatita ma, al contrario, hanno sostenuto ed incoraggiato la mia volontà di voler tornare il prima possibile al lavoro, e soprattutto sono entrata in contatto, attraverso un forum, con altre donne che stanno affrontando la mia stessa esperienza. Mi sono resa conto che molte hanno la mia età ed alcune addirittura molto più giovani, alcune con famiglia e figli, altre single. Nella maggior parte dei casi ho notato la mancanza che queste donne hanno del supporto dei familiari, ma soprattutto la confusione e la poca informazione sulle conseguenze delle terapie che ricevono dai propri medici.
    Tutte donne che erano più avanti di me e mi hanno saputo confortare, consigliare, sostenere ma soprattutto incoraggiare, facendomi capire che il percorso era duro ma percorribile.
    Ma non è solo la sfera privata che mi ha aiutato a superare paure, delusioni e dubbi.
    Sono stata supportata da un eccellente chirurgo che, senza mezzi termini o giri di parole, mi ha descritto la realtà della mia situazione, come sarebbe intervenuto e quali sarebbero state le possibili conseguenze. Lo stesso chirurgo che, superato il primo impatto di terrore alla notizia di avere un tumore e dopo l’intervento, si è rivelato un medico sì deciso e professionale, ma con un’”umanità” di cui non lo avrei ritenuto capace durante i nostri primi due incontri.
    Il proseguimento di questa mia esperienza mi ha portato a conoscere anche un oncologo preparatissimo che ha avuto un approccio sincero e fermo, ma è riuscito a trattare l’argomento con termini semplici che mi hanno sicuramente “spaventato” meno rispetto ad un eventuale approccio puramente tecnico. La sua calma, la pazienza nell’ascoltare e fugare stringatamente senza dilungarsi tutti i miei dubbi sui nuovi sintomi, sensazioni o timori, con serietà e professionalità, mi infondono fiducia e sicurezza.
    Non da meno la professionalità dello staff infermieristico, con cui trascorro tutto il tempo della chemioterapia (circa tre ore di “stasi a volte surreale”) sempre disponibile ed attento ma soprattutto con un sorriso a portata di mano.
    Per il futuro prossimo, sul tipo di intervento di ricostruzione che dovrò affrontare per riuscire a ritrovare una normalità il più possibile vicina alla realtà, sono stata ancora una volta resa cosciente delle effettive possibilità di procedimento e sulle sue conseguenze sulla mia vita futura da un chirurgo plastico che mi ha illustrato le varie opzioni, con le relative possibili conseguenze, ed i consigli professionali su ogni tipologia di intervento, dandomi la SENSAZIONE di poter decidere ed imporre la mia volontà sulle decisioni da prendere sul mio corpo.
    Se dovessi pertanto valutare questa mia esperienza fino ad oggi, direi che: l’approccio da parte dello staff medico che ha saputo essere duro nei momenti difficili, a costo di sembrare insensibile, ma dando tutte le basilari informazioni con terminologie più comprensibili che tecniche, mi hanno trasmesso una sensazione di sicurezza e fiducia nei loro confronti, non gettandomi in uno stato confusionale maggiore (di per se già alto), ma facendomi capire cosa mi stava accadendo e la sua effettiva gravità.
    Ho ricevuto tutti gli elementi che, con un supporto psicologico, mi hanno portato ad elaborare ed accettare la mia nuova situazione di donna.
    Certo vedere la mia immagine trasformata riflessa allo specchio mi fa provare tristezza e dolore, ma non più paura. Ho la speranza e la certezza che, proprio grazie alle nuove tecniche chirurgiche e terapeutiche ma soprattutto al sostegno professionale ed umano al tempo stesso di tutto lo staff medico e paramedico, sarò io la vincitrice di questo duello con il cancro.
    E’ un’esperienza terribile da affrontare, e non voglio immaginare cosa possono provare le persone che hanno patologie più gravi e purtroppo irreversibili, ma sono convinta che i casi curabili come il mio, se adeguatamente supportati da medici professionalmente sinceri e con una sufficiente humanitas possano risolversi più velocemente e con meno traumi.


    GRAZIE PER IL VOSTRO SOSTEGNO
     
    .
  10.  
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Administrator
    Posts
    19,545
    Location
    Dove c'è l'arcobaleno

    Status
    Offline
    :) grazie MOnica...... ero curiosa di sapere.

    Mi spiace che non abbiamo potuto fare molto.....
     
    .
  11. Paoletta2
     
    .

    User deleted


    e si'....si scopre il tumore...ci si fa curare...si guarisce....si scrivono libri

    www.tecnichenuove.com/autori/cristi...-seno-nudo.html
    Lui è il tumore al seno. Quello che 14 donne hanno affrontato, con la ricostruzione della mammella, e deciso di raccontare in un libro: A seno nudo. Per dare coraggio alle altre e testimoniare che non bisogna mai arrendersi. Ecco alcune delle loro storie...
    Quattordici donne si sono raccontate e si sono fatte fotografare a volto scoperto mostrando il seno nudo dopo un intervento per un tumore e la successiva ricostruzione con le nuove tecniche di microchirurgia. Il libro “A seno nudo” di Cristina Garusi, Isabella Balena e Anna di Cagno (Ed. Tecniche nuove), parla di donne coraggiose e può essere un grande stimolo e un aiuto significativo per altre donne che si trovano nel tunnel della malattia

    Aspetto un libro di uomini, che si facciano fotografare le parti basse e parlino delle proprie emozioni.
    A me sembra una forma ormai noiosa e ripetitiva di protagonismo (perche' la donna a quanto pare esiste in quanto mostra...qualsiasi parte del corpo va bene...ma soprattutto il seno...). Ma ormai...questa merce la compri al chilo come le pere ( :woot: )...o al mercato dell'usato....come una merce. Io sono vecchio stampo, credo al "senso della riservatezza", alla dignita' della persona. Gli uomini sono molto migliori in questo...checche' ne dicano le povere donne "merce".
     
    .
  12.  
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Administrator
    Posts
    19,545
    Location
    Dove c'è l'arcobaleno

    Status
    Offline
    Comunque grazie a persone come Monica, che son attive, partecipano.... si sentono utili per qualche cosa di veramente importante.
     
    .
11 replies since 27/1/2013, 09:13   769 views
  Share  
.