radioattivita' - quale prevenzione?

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  1. Paoletta2
     
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    Non possiamo ignorarlo: e' un disastro immane quello che si e' abbattutto ed e'ancora in atto in Giappone. Sembra una beffa del destino che, proprio nel Paese in cui 60 anni fa l'uomo ha subito pesantemente l'effetto della bomba atomica, oggi si ripeta lo strazio gia' noto.
    Quello che accade in questi giorni indica che l'esperienza del passato ha insegnato troppo poco.
    Ci sono monumenti, libri e documentari televisivi che ricordano i morti di allora. Purtroppo questi documenti e la memoria collettiva non sono bastati a fermare chi ha deciso di installare le centrali nucleari.
    Si parla tanto di criteri di sicurezza, come se si potesse un giorno raggiungere una tecnologia infallibile. Questo non accadra' mai. Qualsiasi centrale nucleare viene costruita sulla base delle conoscenze scientifiche del momento; nel migliore dei casi, in base agli ultimi sviluppi tecnologici.
    Nessuno pero' e' in grado di garantire la sicurezza in qualsiasi condizione.

    I terremoti e lo tsunami di questi giorni appartengono ai casi rarissimi e altamente improbabili, casi estremi che non ci si aspetta di osservare. Eppure si sono verificati.

    A poche centinaia di chilometri da casa nostra ci sono decine di impianti simili a quelli giapponesi, o piu' vecchi.
    Ogni tanto si legge su qualche giornale che una centrale registra delle perdite. Qualche tempo fa e' successo in Francia: le acque e le coltivazioni risultavano contaminate, anche se in misura modesta, da radioattivita'. Chi ha bevuto quell'acqua, magari in bottiglia? chi ha mangiato verdura, cereali e frutta provenienti da quelle zone?
    E quantialtri piccoli incidenti si verificano e passano sotto silenzio? Porsi questi interrogativi non e' indice di irragionevole panico, come troppi sostengono, ma frutto di ragionamento logico, del tutto razionale.

    Se in Paese civile come il Giappone succedono questi disastri, che cosa puo' succedere in una nazione come l'Italia. Io adoro il mio Paese, ma devo guardare in faccia la realta': il nostro non e' un Paese delle regole. Il cittadino medio infrange decine di regole ogni giorno. Fare i furbi e scegliere la via piu' facile e' quasi uno sport nazionale. Non oso immaginare che tipo di affidabilita' avrebbero le centrali nucleari in Italia. Soprattutto considerando che in nessuna parte nel mondo esistono condizioni di garanzia assoluta, anche dal punto di vista dell'onesta' e della correttezza degli operatori e degli esperti.
    Senza parlare degli eventi imprevisti, che anche da noi si possono verificare.

    Questa parter del forum e' dedicata alla prevenzione.
    Quale prevenzione e' possibile? O, se volete, a che serve la prevenzione consistente in controlli frequenti, se poi non si puo' prevenire davvero, vale a dire evitare l'insorgenza dei danni?

    Passo al caso personale.
    Io ho avuto un tumore al seno, ma nella mia famiglia non ci sono casi di cancro, a parte mia nonna, che e' vissuta 10 anni dopo la diagnosi ed e' morta a 85 anni. L'idea mi era del tutto estranea, era un male che riguardava "gli altri". Per un periodo ho lavorato alla diagnosi delle recidive in pazientio leucemici. Ora mi rendo conto di quanto assurda fosse quell'idea.

    Qual e' stata la causa del mio cancro? potrebbe essere familiare, ereditaria? forse, anche se i dati attuali della ricerca dicono il contrario.
    Io penso che sia stata ambientale. Per alcuni anni ho lavorato in laboratori, a contatto con sostanze radioattive.
    Avevo un taschino del camice, in cui infilavo penne, pinzette, pipette e simili.
    Era un taschino ....sul seno sinistro.
    Io ho avuto un cancro al seno sinistro. Un caso? forse si'....forse no.
    Voi penserete: se gli oggetti nel taschino erano contaminati, significa che non adottavi le necessarie precauzioni. Non e' cosi'.
    Prima di tutto, quando si lavora in un ambiente comune si e' dipendenti gli uni dagli altri per molti aspetti.
    In piu', spesso si deve far presto, si hanno delle urgenze, delle situazioni particolari. Si entra e si esce dalla stanza dei radioattivi (che e' sempre separata dal resto degli ambienti) senza infilarsi dei guanti, o altri guanti, o una mascherina. Si toccano oggetti contaminati e poi si tocca di tutto, o addirittura si va in mensa a mangiare!

    Tutto questo succede quotidianamente a chi lavora in laboratorio e, ahime', anche si in misura minore, ai comuni cittadini. La differenza in questo caso e' nel non esserne a conoscenza, perche' la radioattivita' non ha sapore, odore, colore...

    Io spero solo vivamente che i governi trovino alternative valide alle centrali nucleari. Tutti i governi, dal momento che siano dipendenti gli uni dagli altri, su questo piccolo pianeta.
     
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    Quante cose ci vengono nascoste? Quante? Come dici tu
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    Porsi questi interrogativi non e' indice di irragionevole panico, come troppi sostengono, ma frutto di ragionamento logico, del tutto razionale.

    ..... ma perchè nessuno ci dice nulla?

    Prevenzione? a volte mi chiedo a cosa serva se poi ci "piove" addosso di tutto.

    Grazie Paoletta.
     
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    CITAZIONE (Paoletta2 @ 17/3/2011, 08:59) 
    ..... la radioattivita' non ha sapore, odore, colore...
    Io spero solo vivamente che i governi trovino alternative valide alle centrali nucleari. Tutti i governi, dal momento che siano dipendenti gli uni dagli altri, su questo piccolo pianeta.

    Grazie di questo tuo bellissimo ed importantissimo intervento, Paoletta cara :wub: ...mi riecheggiano le tue ultime parole e cioè che la radioattività non ha colore..nè odore, e rivado indietro nel tempo quando ai tempi del disastro di Chernobil nell'immediatezza delle prime notizie, io e mio marito decidemmo "ingenuamente" di affondare le nostre mani nel terreno per estirpare l'insalatina che avevamo piantato nel nostro orto :wub: eravamo giovani ed ancora inesperti...adesso purtroppo la radioattività non esiste solo nei film di fantascienza, anche io mi associo con te all'augurio che nei governi di tutto il mondo possa prevalere il buonsenso :wub:
     
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  4. ladybe
     
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    Brava Paoletta hai espresso il problema nei minimi particolari.
    Quale prevenzione? Siamo tutti sotto lo stesso cielo e quello che sta accadendo in Giappone
    prima o poi si ripercuoterà anche qui perchè le particelle girano :wub: e vanno qua e là e prima o poi qualcuno se le becca :( Mangiare sano? ma cosa c'è di sano forse il pesce che vive in mari inquinati
    dal petrolio? la frutta e la verdura con i pesticidi? e anche se te la coltivi da te come la mettiamo
    con le piogge acide? La carne bianca........piena di estrogeni :wub: ? il latte prodotto la mucche
    che pascolano presso discariche?
    Se a tutto questo aggiungiamo le radiazioni che nell'arco della vita dobbiamo subire oltre che per
    lavoro come te, per la salute e la prevenzione come tutte le radiografie che stiamo facendo noi
    il quadro è pessimo :(
    Alternative alle centrali nucleari non se ne trovano e poi a che servirebbero se prima non si smantellano
    le vecchie? E come? Penso che tutti dovremmo fare un passo indietro.......meno auto che circolano (ne basterebbe una per famiglia ma ora ce n'è una x ogni componente) e più incremento dei mezzi pubblici...
    meno detersivi.........insomma penso che siamo arrivati all'apice in tutto e quindi ne paghiamo le conseguenze.
    E ci sarebbe ancora tanto da dire ma...................rimane solo tanta amarezza
     
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  5. cedan
     
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    Paoletta..grazie del tuo importante intervento...tutto giusto...le tue riflessioni sono le mie!!!

    Ma noi che possiamo fare?
    Solo dire no al prossimo referendum sulle centrali nucleari da impiantare in Italia?!
    Ma poi ci daranno retta o aggireranno il referendum...amesso che vinca??
    E come tu ben dici...siamo circondate di centrali...e allora??
    Chernobil...ce la ricordiamo tutti...ed era molto piu' vicina??
    Cosa abbiamo mangiato...dopo quella tragedia??
    Cosa hanno fatto i potenti del mondo...dopo quella tragedia??
    Hanno costruito centrali nucleari di 3a generazione!!!

    Tu dici del taschino dove infilavi penne..etc...sul seno sinisto...e mi fai pensare al
    mio caso!! Io avevo un cellulare..che portvo infilato nel taschino..sempre al seno sx
    quello operato!!????Booo...
     
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  6. micetta2011
     
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    Mie care io sono convinta che la scelta del nucleare sia una scelta profondamente sbagliata, perchè ammesso che le centrali siamo efficentissime, il problema che non si è risolto è quello delle scorie, il materiale di scarto dove finisce ? Quanto è più facile pagare per non vedere . I nostri figli sono il futuro non è accettabile che noi si permetta di mettere un'ipoteca del genere sulla loro vita.
    Bisogna avere il coraggio di sperimentare nuove vie, paesi con meno sole di noi utilizzano il fotovoltaico noi ci permettiamo di tagliare i fondi per le energie alternative,nonostante dei giovani abbiano aperto delle attività.
    Scusate lo sfogo, ma l'idea che dei giovani possano passare quello che noi stiamo vivendo mi è intollerabile.
     
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  7. mughetto14
     
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    anch'io sono contro le centrali nucleari,
    e avorrei tanto che tutti per primi i nostri governanti,facessimo un passo indietro,questo benessere ci sta uccidendo
    possibile che non ne se rendano conto?anch'io penso ai nostri giovani che futuro avranno se continuiamo su queste strade ?
    quando è scoppiato il caso di chernobil,a quel tempo aspettavo il mio secondo figlio ero al 4 mese ,e quando ho chiesto cosa sarebbe successo ,mi è stato risposto che le conseguenze le avrei viste col tempo,l'unica mia fortuna era che il feto a 4 mesi era già formato ,quindi non c'erano problemi di malformazione ,ma per il resto lo si avrebbe visto più avanti.
    sono stati brutti momenti.anch'io k al seno sx e nessuna famigliarietà.troppi casi in questi ultimi anni troppi
    questo ci dovrebbe far riflettere tutti.concordo in tutto ciò che paolina ha scritto,e anche a tutte le altre risposte da voi date.
    io credo che tornare indietro non sarebbe segno di sconfitta .ma sarebbe un segno di grande maturità ,bisogna anche essere consapevoli di saper amettere di aver sbagliato essere umili al giorno d'oggi sarebbe la nostra più grande fortuna
     
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  8. micetta2011
     
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    Condivido assolutamente il tuo pensiero.
    Io ho un'appuntamento al quale non mancherò per nulla al mondo cioè il referendum del 12 e 13 giugno speriamo di riuscire a tutelare la vita
     
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  9. FEDE68
     
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    Oggi ho ricevuto una mail da parte di una ragazza del gruppo Diana che a sua volta è stata avvertita dal medico scolastico per il quale sarebbe indicato assumere per una settimana vitamina C per cautelarci nei confronti delle radiazioni.
    Voi che ne pensate, ma noi possiamo assumere vitamine ? Il mio oncologo dice che è preferibile non prenderle, bohhhhhhhhhh!!!
     
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  10. Paoletta2
     
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    Fede, la questione vitamine e' del tutto aperta. Gli oncologi che ho incontrato io si dichiarano del tutto indifferenti, quindi non sposano la tesi della vitamina C che fa bene (solo iniettata in quantita' massicce ha dimostrato di far regredire molto il tumore, in alcuni casi, e comunque nessuno la pratica di routine) e neppure che farebbe male...poi a cosa dovrebbe far male? la solita storia che le cellule tumorali crescono di piu'?
    secondo me bisogna tener conto del benessere dell'organismo...e se l'organismo ha bisogno di difendersi...dargli delle difese..
    non dimentichiamo che il sistema immunitario ha bisogno di nutrienti e antiossidanti ed e' lui che ci deve difendere dal tumore.
    Accetto il discorso dello zucchero...dal momento che le tumorali ne sono ghiottissime..e' bene ridurlo al massimo...il resto delle limitazioni comporta il rischio di indebolirci.
    io la prendo ogni giorno, 1 gr. (di origine naturale)...e l'oncologa dice "fai pure...se ti fa star meglio psicologicamente"... Insomma, e' una scelta.
     
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  11. FEDE68
     
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    Grazie Paoletta come sempre sei una fonte di notizie..... :wub:
     
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10 replies since 17/3/2011, 08:59   3181 views
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