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BirD82.
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A VOUS...
Si allunga la lista degli alimenti anti-cancro.Integrare nella dieta l'olio d'oliva, i fagioli e i ceci, aiuta a diminuire la proliferazione delle cellule tumorali.
Secondo uno studio coordinato dalla professoressa Maria Luisa Brandi del Dipartimento di Medicina Interna dell'Università di Firenze, le cellule tumorali trattate con gli alimenti sopracitati rallentano sensibilmente lo sviluppo. Alcuni dati relativi ai risultati ottenuti sono stati resi noti in occasione del convegno scientifico sui prodotti tipici organizzato dal Centro di Ricerca e Valorizzazione degli Alimenti. I dati ottenuti fino a questo momento sono frutto di una sperimentazione condotta in vitro, un tipo di analisi che consente di osservare un fenomeno singolo isolandolo dal contesto che potrebbe portare ad un'alterazione dei dati raccolti.
I ricercatori hanno utilizzato due identiche culture di cellule umane di cancro del colon, ovvero due nuclei con un numero di cellule equivalenti (circa 10 mila). Per un periodo di 12 giorni, un nucleo ha ricevuto un trattamento a base di olio extravergine di oliva, ceci e fagioli, l'altro, invece, non ha subito nessun trattamento.
Per "somministrare" l'olio extravergine di oliva, i ceci e i fagioli, i ricercatori hanno fatto un estratto e ne hanno ricavato una polvere da dissolvere nella coltura delle cellule cancerose. Durante i 12 giorni, a intervalli di 48 ore, si sono registrati i dati relativi alla proliferazione di entrambe le masse tumorali. Il risultato è stato sorprendente, dopo circa due settimane le cellule non trattate si sono sviluppate in misura esponenziale, da 10 mila a 980 mila.
Al contrario, il gruppo di cellule tumorali sottoposto al trattamento è rimasto abbondantemente sotto le centomila cellule, circa 86 mila (ben 12 volte in meno rispetto al gruppo di cellule non trattate).
La professoressa Brandi spiega che, anche se attualmente non ci sono dei dati che dimostrino un uguale effetto anche sull'uomo, gli effetti sono talmente marcati da lasciar pensare che un'integrazione nella dieta di alimenti come l'olio extravergine di oliva e legumi, un paio di volte a settimana, possa avere un'azione preventiva nei confronti del tumore del colon.
L'olio extravergine d'oliva, i fagioli e i ceci sono alimenti ricchi di particolari sostanze, fitoestrogeni, che hanno un'azione e una struttura simile a quella degli ormoni femminili. I fitoestrogeni, sostanze naturali non steroidee contenute nelle piante, sono noti per l'efficacia nel contrastare molti disturbi della menopausa (vampate di calore, disturbi dell'umore, ecc.). Il vantaggio è che non presentano gli effetti collaterali indesiderati legati alla terapia ormonale sostitutiva. Secondo la professoressa Brandi, una dieta con apporto regolare di legumi può perciò giovare soprattutto alle donne in menopausa per riequilibrare in parte, in modo del tutto naturale, il calo ormonale tipico del periodo.
Il prossimo passo dei ricercatori sarà quello di verificare se anche sull'uomo i tre alimenti utilizzati nella sperimentazione in vitro, l'olio extravergine di oliva, i ceci e i fagioli, hanno un così grande potere nel bloccare la proliferazione delle cellule tumorali.
Chi è Maria Luisa Brandi
Professore Straordinario di Endocrinologia e Malattie del Metabolismo presso l’Università di Firenze, Responsabile del “Centro Regionale di Riferimento Tumori Endocrini Ereditari”. -
laura genova.
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Ciao Bird grazie per l'informazione. Io, recentemente, ho comprato il libro con l'introduzione di Franco Berrino della Villarini, che illustra le linee guida del progetto Diana. Pur concordando in pieno con le direttive dell'uso di cereali non raffinati e l'alimentazione più semplice possibile, guardando le ricette mi sono fatta qualche domanda sul perchè si usano tante salse e preparati della soia ( che rimangono di dubbia provenienza anche se si dicono biologici) quando se si guarda all'alimentazione italiana si trovano tanti alimenti come legumi e l'olio extravergine ( io uso quello che produce mio papà) che hanno un valore aggiunto nella nostra alimentazione. Nelle ricette del progetta Diana si prevede anche molto l'uso di alghe, che per me che soffro di ipertiroidismo sarebbero veleno. Purtroppo anche le diete migliori non sono adatte per tutti.
Così prendendo spunto dal libro e, guardando la nostra alimentazione più povera (quella dei nostri nonni e bisnonni), ho cambiato le mie abitudini cucinando spesso zuppe di ceci e pasta integrale e fagioli, conditi a crudo con l'olio di oliva ev. Andrò a vedere lo studio. Laura.. -
FEDE68.
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Laura io faccio parte del Progetto Diana ma ho completamente escluso tutto ciò che contiene la soia mentre per le alghe se ne può fare tranquillamente a meno.
Prova a vedere la sezione con tutte le ricette che è stata creata nel forum perchè mi ha detto la dottssa che il libro è utilissimo ma contiene anche pietanze utili nella fase della prevenzione mentre noi che siamo nel "giro" dobbiamo essere ancora + integraliste !
Comunque sono da eliminare o ridurre tutte le sostanze raffinate e soprattutto : farina, zucchero e sale.
Se vuoi info chiedi pure
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laura genova.
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Guarderò Fede, grazie! Comunque anche io sto cercando di eliminare tutto ciò che è raffinato. Io da sempre cerco da fare una cucina leggera e semplice, certo che convincerei miei familiare che devo fare a meno di certi alimenti come la carne è dura. Io sono anche agevolata dal fatto di essere ligure, cucina in cui compaiono molte verdure, erbe selvatiche, erbe aromatiche, olio extravergine buonissimo.... Io, infatti, dico bisogna prendere spunto dal libro della Villarini adattandolo alle esigenze personali. 
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smillina.
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Laura anche io ho problemi di tiroide ed evito le alghe 
Faccio aprte del progetto DIANA ma gli sms per compilare il diario alimentare mi arrivano sempre quella rara volta che mangio carne 
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FEDE68.
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E tu bleffa 
Mi hanno detto che il sale integrale x chi ha problemi di tiroide va tostato in padella prima di essere utilizzato.
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raffav.
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....Comunque sono da eliminare o ridurre tutte le sostanze raffinate e soprattutto : farina, zucchero e sale.
Se vuoi info chiedi pure
il "mio" oncologo mi ha imposto una dieta... niente proteine ne grassi animali,cioè niente carne,latte e derivati,uova...ma posso mangiare pesce xkè ha le proteine diverse ...posso anzi devo mangiare almeno 2 vole la settimana i legumi...x le cose raffinate devo eliminarle così devo mangiare zukkero di canna grezzo o miele...i cereali(pane pasta,riso,orzo ecc.) devono essere integrali (ma veramente!!!) ci vuole un pò a cuocersi...ma io lo faccio x 2 gg e ne metto 1/2 in frigo...
all'inizio è stata dura..ma ora ci sono abituata... al posto del latte normale bevo quello di riso...
ma devo sempre fare 2 pentole...1 x me e 1 x i miei....(uffiiii....)
ciao,raffa
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Anch'io faccio parte del progetto Diana da 2 anni e devo preparare 2 cene 
Le alghe non sono indispensabili servono a rendere più digeribili i legumi ma puoi evitarle tranquillamente
L'importante è davvero la semplicità il dott.Berrino ci dice sempre che dovremmo andare a fare la spesa con una persona molto anziana e prima di comprare leggerle gli ingredienti se non conosce qualcosa non bisogna comprarlo perciò niente cibi con additivi, coloranti e così via
Non è facile ma una volta abituate a mangiare in questo modo i benefici sono tanti. -
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Lalla sei un mito! . -
laura genova.
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Ragazze io non so ma io per anni e anni son sempre stata a dieta: mangio prevalentemente verdure, cibi poco raffinati. Tuttavia due anni fa proprio per il mio ipertiroidismo, dal momento che ero ridotta alle ossa ho iniziato a pasticciare un po', mangiare in maniera piuttosto ipercalorica. Ora sto tornando ai regimi di prima, anche perchè dopo l'operazione a fine novembre sono entrata subito in menopausa e sto ingrassando. Schifezze non ne ho mai mangiate, mai in vita mia ho assaggiato cibi precotti, tanto per dire.
Mi dispiace però che qui a Genova non c'è un centro, dove possa parlare ed essere seguite per il progetto Diana o l'importanza dell'alimentazione nelle patologie oncologiche. Trovo che sia una grossa lacuna.
Ancora ieri pomeriggio a Rai1 il Prof. Veronesi ha parlato delle linee guida per una sana alimentazione, che contruibisce a ridurre il rischio di ammalarsi di cancro.
A Genova, pur essendoci centri oncologici di grade importanza, per quanto sappia non ci sono centri in cui ti possano seguire per l'alimentazione.. -
FEDE68.
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Cara Laura io sono di Roma e ti posso dire che non esiste neppure da noi un centro simile tanto che io vado in un paesino dell'Abruzzo una volta al mese e lì incontro tutte donne di Roma che ancora si chiedono il perchè qui da noi non diano importanza all'alimentazione. Quando io l'ho detto all'oncologa che mi seguiva mi ha guardato come una "poverina" talmente disperata da attaccarsi a tutto anche ai riti vodoo ! Alla faccia loro sono dimagrita 8 kg in 3 mesi e mi sento meglio. . -
fata.
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Ciao Fede, senti tesoro ho letto che hai perso otto chili in tre mesi?,ma come hai fatto dieta "Diana?",fammi sapere,io sono davvero in difficoltà,mi sento malissimo,penso che sia tanto colpa del tamoxifene oltre che della menopausa indotta,comunque così non riesco a stare............ . -
FEDE68.
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In base a questo progetto si eliminano le farine raffinate, lo zucchero ed il lievito tranne la pasta madre cmq vai sul sito di Cascina Rosa e chiedi dove potresti essere seguita perchè comunque fanno delle analisi prima di iniziare il percorso e ti prometto che ti sentirai meglio . -
paolabionda.
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carissime ho trovato questo articolo moooolto interessante! inserisco il link:
http://liberofb.altervista.org/blog/il-mel...eleno-i-tumori/. -
Paoletta2.
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si' paolabionda, questa faccenda del melograno e' vera e si pubblica da qualche anno sull'argomento su riviste scientifiche.
Se ti interessano altre info...anche se vecchiotte, sempre validissime, vai a
https://insiemepervincere.forumfree.it/?t=32483695.
Cresce la LISTA dei cibi 'ANTI-CANCRO' |
