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La vertigine non è paura di cadere....ma voglia di volare !!!!!!!
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Il tumore al seno è una delle patologie femminili più diffuse ed il segno più evidente della sua presenza è un nodulo che si avverte sotto le dita. Fino agli anni '70 la palpazione, da parte del medico o della persona, era il sistema più diffuso per scoprirlo. Oggi i mezzi diagnostici hanno fatto passi da gigante: il 30% dei tumori viene evidenziato dalle macchine e la diagnosi precoce consente il trattamento conservativo della mammella e la guarigione dell'80% dei casi. Più dei due terzi dei tumori, tuttavia, viene ancora scoperto dalle donne attraverso l'autopalpazione del seno.
Ed ecco il punto: l'autopalpazione non va vissuta con ansia, perché l'esperienza insegna che la maggior parte dei noduli mammari viene scoperta non tanto dalla donna che esegue le manovre prescritte (illustrate anche in questo dépliant), quanto casualmente sotto la doccia, davanti al televisore, in ufficio, in situazioni cioè dove può capitare di passarsi inavvertitamente la mano sul seno.
La cosa veramente importante è che ogni donna impari a conoscere le proprie mammelle, a verificare eventuali variazioni di forma e consistenza e a sentire subito una presenza estranea. Perché con l'autopalpazione la diagnosi non è precocissima (per essere avvertito, un nodulo deve avere un diametro di almeno un centimetro) però si arriva ugualmente in tempo: per il trattamento conservativo, per la guarigione.
Spesso una donna giustifica il mancato controllo del seno col fatto che sente la mammella piena di noduli e quindi causa di ansia e spavento.
Ciò è dovuto alla conformazione stessa della ghiandola mammaria, che si presenta come un grappolo d'uva, dove gli acini (deputati alla produzione di latte durante l'allattamento) sono legati tra loro da tessuto fibroso e circondati da cellule di grasso.
Questa struttura "nodulare" non deve spaventare: il nodulo tumorale ha una consistenza del tutto diversa e quando compare, la donna che conosce il proprio seno lo riconosce.
La ghiandola mammaria, solo abbozzata nell'infanzia, si sviluppa nell'adolescenza grazie agli estrogeni (ormoni prodotti dalle ovaie) e raggiunge le sue dimensioni finali al termine dello sviluppo.
La sua composizione continua a modificarsi nel corso della vita: nelle giovanissime prevale la parte ghiandolare, che raggiunge il massimo sviluppo durante la gravidanza e l'allattamento. Nella donna adulta questa regredisce, creando spesso lacune che vengono riempite di liquido (le cisti mammarie, tipiche dopo i 40 anni) e nella menopausa viene assorbita e sostituita da tessuto adiposo.
Ogni periodo della vita ha quindi una sintomatologia diversa, da verificare, se è il caso, con il proprio medico.. -
stefania1964.
User deleted
DIVULGARE CON AMORE
Nuovo tipo di tumore al seno – NON ELIMINARE
Con la preghiera ...di trasmettere questo messaggio a tutte le donne che conoscete...A vostra madre, alle vostre figlie, alle sorelle, alle zie, alle amiche, ecc.
A novembre dell’anno scorso è stato scoperto un nuovo tipo di tumore al seno.
Una donna ha visto apparire su uno dei suoi seni, un’eruzione cutanea che assomigliava a quelle che appaiono talvolta sui seni delle neo-mamme che allattano.
Poiché la sua mammografia non aveva riscontrato alcun problema, il medico le ha prescritto degli antibiotici per trattare la presunta infezione.
Dopo avere terminato la cura prescritta per due volte, l’eruzione ha continuato ad aggravarsied il medico le ha prescritto una nuova mammografia, che ha rilevato la presenza di una massa.
Una biopsia ha permesso di scoprire l’esistenza di un tumore molto maligno.
La donna ha intrapreso un ciclo di chemioterapia per ridurre la grandezza del tumore. Ha successivamente subito una mastectomia, seguita da un’altra chemioterapia completa seguita da una radioterapia. Nel giro di 9 mesi di trattamento, il tumore era sparito.
Durante l’anno successivo, essa ha vissuto ogni suo giorno al massimo. Il tumore è riapparso nella regione del fegato. La signora ha subito 4 trattamenti e successivamente ha deciso di non sottoporsi più alla chemioterapia, poiché sminuiva la qualità della sua vita. Ha goduto pienamente dei 5 mesi che le restavano da vivere ed ha pianificato ogni dettaglio dei suoi ultimi giorni. Ha avuto bisogno di morfina per qualche tempo, per sopportare il dolore e, in seguito, è deceduta.
Ha lasciato il seguente messaggio ed ha chiesto che venga trasmesso a tutte le donne del mondo:
Donne, FATE MOLTA ATTENZIONE se notate che ci sia qualcosa di
anormale in relazione ai vostri seni ed insistete per ottenere un
trattamento che sia più rapido possibile.
La malattia de Paget colpisce il capezzolo: si tratta di una forma rara di tumore
del seno che appare all’esterno della mammella, fra il capezzolo e l’areola. Ciò
che in un primo momento può sembrare un’eruzione cutanea, si trasforma in
seguito in una lesione, intorno alla quale si forma una crosta. Non avrei mai
pensato che potesse trattarsi di un tumore al seno, ma, di fatto, era proprio così.
Non ho constatato niente di anormale sul capezzolo, ma l’eruzione mi
disturbava e quindi ho deciso di consultare il medico.
A volte sentivo un prurito e del dolore, ma niente più di questo. Era brutto e
seccante e non riuscivo a sbarazzarmi di questa ferita con le creme prescritte
dal medico, e neanche con le creme che mi aveva prescritto il dermatologo per
trattare la dermatite che avevo avuto agli occhi poco prima dell’apparizione del
tumore. I medici si sono mostrati un po’ inquieti, ma non mi hanno mai avvertito
che potesse trattarsi di tumore.
Credo che poche donne sappiano che una lesione o una eruzione cutanea sul
capezzolo o l’areola possano voler dire CANCRO AL SENO. Il mio è cominciato
con un semplice punto rosso sull’areola. Uno dei danni più grandi con la malattia
di Paget è che i sintomi sembrano insignificanti. Le donne pensano troppo
spesso che si tratti solamente di un’eruzione o di un’infezione cutanea, con il
risultato che tardano a consultare un medico e a intraprendere un trattamento.
Quali sono i sintomi?
1. Un rossore persistente, una trasudazione o la formazione di una crosta sul
capezzolo che provoca un prurito o una sensazione di forte calore. Come
ho già detto, io non ho sentito molto prurito o forte calore, non ho avuto
trasudazione, per quanto io sappia, ma in effetti si è formata una crosta
intorno al bordo del capezzolo, da una parte.
2. Un puntino sul capezzolo che non guarisce. Io avevo un puntino
sull’areola e un gonfiore biancastro al centro del capezzolo.
3. In generale, viene colpito solo un capezzolo. Come viene diagnosticato il
tumore? Se il medico che vi visita constata un’anomalia, dovrebbe
proporvi di fare immediatamente una mammografia di entrambi i seni.
Anche se un rossore, un prurito o la formazione di una crosta possono
somigliare ad una dermatite, il medico dovrebbe sospettare la presenza di
un tumore se il problema tocca solo uno dei due seni. Dovrebbe chiedere
una biopsia del tessuto infettato per stabilire con certezza la diagnosi.
Il presente messaggio è veramente importante e dovete trasmetterlo al massimo
numero possibile di donne, all’interno della vostra famiglia e delle vostre
conoscenze. Potrebbe salvare loro la vita.
Il mio tumore al seno si è propagato e delle metastasi si sono presentate nelle
ossa, anche se ho ricevuto delle mega dosi di trattamenti chemioterapici, 28
trattamenti di radioterapia e del tamoxifene. Se il mio tumore al seno fosse stato
diagnosticato più velocemente, forse non si sarebbe propagato...
A TUTTI COLORO CHE LEGGERANNO QUESTO MESSAGGIO:
E’ triste che le donne non conoscano la malattia di Paget al capezzolo.
Se,trasmettendo questo messaggio, potete sensibilizzare altre persone riguardo al pericolo di questa malattia, potrete aiutare delle donne in tutto il mondo.
Vi prego di prendervi qualche secondo per trasmettere questo messaggio al più grande numero possibile di persone, in particolare all’interno della vostra famiglia e dei vostri amici. Potrete così, in pochissimo tempo, salvare delle vite umane. Grazie.
Di: Sara Ivana Chiara
Edited by serena2 - 4/8/2010, 20:16. -
Paoletta2.
User deleted
mia nonna ha avuto un tumore al seno. purtroppo e' morta quando avevo 10 anni, quindi non posso chiederle niente. So solo, dai racconti di mia madre, che ha convissuto con 'una ferita al capezzolo, spesso sanguinante' e pezzoline che applicava per disinfettare. Le hanno detto che non làavrebbero operata. Lei aveva, al momento della diagnosi 74 anni e, nel 1962, non operavano a quell'eta'.
E' morta dopo circa 12 anni di tumore al seno. Non so se si trattava di questa malattia di Piaget, ma mi sorprende che sia sopravvissuta cosi' a lungo. Forse era una forma molto poco aggressiva.. -
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Il tumore al seno colpisce, sia pure in minor misura, anche gli uomini. Occorrerebbe sensibilizzare anche loro di tale eventualità. Dovrebbero fare autopalpazione per scoprire la presenza eventuale del nodulo. SPOILER (clicca per visualizzare). -
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Schema da divulgare Attached Image. -
.Il tumore al seno colpisce, sia pure in minor misura, anche gli uomini. Occorrerebbe sensibilizzare anche loro di tale eventualità. Dovrebbero fare autopalpazione per scoprire la presenza eventuale del nodulo.
Sì un mio carissimo amico è morto per un tumore al seno. Ha sottovalutato. Quando si è fatto visitare aveva già le metastasi alle ossa e agli organi ed è, purtroppo, morto intorno a 40 anni..