Anniversario di un giorno traumatico
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Anniversario di un giorno traumatico

il giorno dell'intervento.

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  1. Presointempo
     
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    Io contro il muro a braccia aperte come in croce, in silenzio gelido e concentrato il chirurgo mi disegna righe col pennarello. Mi sento sola e spaventata ma taccio. Entra l'infermiera a cui chiedo di fornirmi delle calze antitrombo di una misura superiore perché quelle che mi hanno dato sono troppo piccole... lei mi dice di no, che devono essere così, le rispondo che purtroppo lo so bene perché quella non è la prima volta che le ho dovute usare ma che sono davvero troppo piccole... lei mi tratta come fossi una bambina capricciosa la discussione prosegue per qualche minuto finché il chirurgo - che per tutto il tempo ha continuato a disegnare le tette - guarda l'infermiera con aria severa e le dice "ma qual è il problema? Non abbiamo delle calze più grandi?" E lei, mortificata, va a prendere quelle giuste. Da quel momento inizia la mia ammirazione totale per questo strano medico ombroso e bravissimo. Entro in sala operatoria col terrore di svegliarmi come altre volte malissimo dall'anestesia o di non svegliarmi affatto, ma sorridendo a tutti e immaginando di essere stesa al sole in barca invece che su una barella. Allora bella signora cominciamo a farla riposare un po'... bum, dormo già. Mi sveglio in uno stato di benessere totale, come avessi fatto la migliore dormita della mia vita. Non ho dolore grazie ala pompa di morfina, ma ho due drenaggi - uno per tetta. Il linfonodo sentinella è pulito, mi dicono. Sono felice e dispenso sorrisi ai visi preoccupati di mio marito, mia sorella, mio figlio grande, mio fratello - mio padre non ce l'ha fatta e verrà il giorno dopo.
    Faccio battute con i medici che però già sono preoccupati per il mio tipo di pelle, che infatti successivamente necrotizzera'. Sono digiuna ormai da 17 ore e mi ci lasceranno anche per tutta la notte... con l'operazione che ho avuto non devo assolutamente vomitare a causa dell'anestesia, mi spiegano. Quello che ricordo di quella prima notte, sveglia e chiacchierona per la morfina, è la fame... una fame nera... quanto avrei voluto una bella pastasciutta!

    Edited by Presointempo - 14/7/2016, 19:11
     
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104 replies since 13/7/2016, 11:50   3756 views
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