tribudiselvaggi - la mia storia

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  1. tribùdiselvaggi
     
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    care amiche,

    è successo. ieri sera verso le sette sono entrata nella doccia e ho passato un po' d'acqua (POCA! un getto leggerissimo e delicato) sul mio capino bruno, poi ho passato una mano e... ta… dan... la mano è diventata nera e il capino bianco. continuavo a sciacquare la mano e continuavo a trovare questi capellini di 2 mm per terra, sulle pareti, su tutto il corpo. è stata la doccia più lunga che abbia mai fatto, perché volevo togliere delicatamente tutti i pelucchi per evitare che cadessero sulla camicia bianca che mi ero comprata per l'occasione (cena di natale dell'azienda di mio marito, nonché anniversario dell'ultima volta che siamo usciti insieme senza bimbo, chiamando la baby sitter).

    piccola digressione, tanto per tenervi incollate al video: il bimbo aveva chiesto che venissero due suoi amichetti, fratello e sorella, che guarda caso sono i bimbi della mia amica del cuore, a cena. così in quel momento era arrivata anche la mia amica, e mi ha dato una mano, con il borotalco, a togliere quello che era rimasto sul corpo. io credo che senza di lei sarei stata lì ancora due ore a cercare di togliere tutti i residui. intanto mi stavo mettendo la crema sul seno, quindi i pelucchi si appiccicavano da tutte le parti. sembrava quasi la scenetta di un film comico, e credo che abbiamo anche riso. poi ho alzato gli occhi verso lo specchio e ho visto che ai lati non ho più niente, mentre sulla parte centrale della testa c'è ancora qualcosa di abbastanza resistente. sembro un gallo con la cresta ma no, non sono una galla [lell, dani: quelle siete voi!], mi sento normale, ormai mi sono abituata a vedermi così. non dico che mi piaccia questo look: dico solo che poi mi sono vestita e sono uscita, senza parrucca è ovvio (parrucca che era stata comprata appositamente per quella festa).

    abbiamo passato una bellissima serata mentre i bambini, qui a casa, facevano delle maracas di cartapesta a forma di fungo: una meraviglia assoluta. quando siamo tornati a casa, verso l'una, il bimbo dormiva e gli amichetti erano andati via da un pezzo. hip hip hurrah per la baby sitter amorosa. noi siamo crollati nel letto, e quando mi sono svegliata alle otto mio marito era già pronto per andare a lavorare, mentre io in teoria avrei dovuto dormire un po' di più visto che da oggi il bimbo è in vacanza. ho provato a sdraiarmi di nuovo (ma vi ho detto che riesco già a mettermi leggermente sul fianco sinistro?), ma sono stata distratta dallo scampanellio alla porta: la mia amica luisa (nonché vicina del piano di sopra) ha fatto i croissant con la pasta madre, ed è scesa in pigiama a portarcene un vassoietto perché avessimo qualcosa di buono da mangiare a colazione.
    ora io vi chiedo: com'è possibile anche solo PENSARE di star male quando si è circondati da così tante persone attente e amorose che fanno di tutto per alleviare questo periodo un po' difficile? e vi rispondo subito: NON è POSSIBILE.

    @serena: sì, ho preso il dom pérignon,

    e questa etichetta la spartisco con voi, con girasole, micetta, giulia e dansec e con tutte le altre fanciulle che stanno affrontando la k in questo periodo. Poi ho assaggiato il croissant buonissimo, e per finire in bellezza ho preso il cortisone.

    credo che basti non pensare alla nausea, alla dissenteria e agli altri effetti collaterali, ma sia meglio cercare di affrontarli a mano a mano che arrivano – sempre che arrivino (e non è affatto detto!). io sto peggio con la paura che capiti qualcosa, che mi paralizza a casa, quando invece potrei benissimo prendere il bimbo e andare a fare due passi qui in centro: c’è un bar in quasi ogni isolato, sono bene informata su quali abbiano un bel bagno e poi se il bagno non dovesse essere bello, per quello che devo fare io, va bene lo stesso.

    ultima considerazione: ieri l’azienda del marito aveva organizzato la giornata sulla neve. trattandosi di specialisti di software e comunicazione, hanno fatto dei video e hanno scattato delle bellissime foto delle varie gare sportive, hanno montato il tutto e lo hanno proiettato in tutto il locale (una specie di cinema con un megaschermo) durante la serata. all'ultimo momento è arrivato anche un collega del team che era diventato papà proprio ieri alle 14.45, e quindi non era andato in montagna. ha tirato fuori la macchina fotografica e ci ha fatto vedere le foto del suo bambino appena nato. inutile dire che alla vostra tribù-emotiva è scivolata una lacrimuccia dall’emozione. benvenuto leonardo su questa terra piena di sensazioni bellissime. vi dedico la sua nascita come qualcosa di meraviglioso che possa farvi passare qualche momento di pura gioia, pur nelle difficoltà e nella sofferenza di questo periodo su questo forum. il papà in questione ha scattato molte foto, e ce n’è addirittura una che credo farò ingrandire perché sembravo quasi una persona strafelice, lontana anni luce dalla diagnosi che mi hanno comunicato ad agosto, dalle due operazioni, dalla k e dalla mia tristolina (il mio capino implume). non so come dirlo, sono solo una tribù-pivellina al terzo giorno del secondo ciclo di fec (su tre) e che ancora dovrà affrontare tre cicli di taxotere, ma io mi sento fuori dalla tristezza e dalla gravità della cosa. forse sono un’incosciente, un’irresponsabile e quant’altro, ma vi confesso che non ho ancora accettato la “malattia”. magari è solo perché io stavo bene prima così come sto bene adesso, e la diagnosi è stata il risultato di una mammografia di controllo, fatta mentre ero nel pieno delle mie forze. mi piace pensare che l’alieno non ci sia più perché me l’hanno portato via con la mastectomia totale bilaterale e poi, visto che il linfonodo destro era intaccato, con la dissezione ascellare destra, che ha dato esito negativo. voglio sperare che quella rossa bastarda dell’epirubicina, che “osa” fare questo persino ai miei capelli da selvaggia (una volta, da piccola, in un negozio, mia mamma voleva comprarmi un elastico rivestito per farmi la coda e la commessa ha detto: “ma quanti capelli! sembra una mulatta!” – battuta che mi fa ancora sbudellare dal ridere a distanza di tanti anni, e che io ho subito preso come un complimento!), stia portando via gli eventuali residui di alieno, e voglio lasciarmi tutto alle spalle. tutto, tranne quelle splendide persone che stanno leggendo queste mie riflessioni del giorno dopo, e che so che commenteranno con intelligenza queste mie parole, e mi faranno trovare ancora più forza e più coraggio nel superare i momenti difficili. perché le donne, si sa, sono delle forze della natura, selvagge e toste e… GALLE quando rispondono al nome di lell e di dansec.

    un abbraccio forte forte prenatalizio e un po’ selvaggio dalla vostra tribù, che magari non lo direste mai leggendo quello che scrive, ma oggi si sente in vena di confessarvi che ha una fede smisurata, e aveva voglia di condividerlo con voi. a presto amiche mie, vi auguro una giornata scintillante.

    p.s. questo post è stato interrotto dalla colazione del bimbo, che ha voluto… un uovo strapazzato. chissà, magari la mia tristolina gli ha fatto pensare a un uovo: meglio che vada a controllare la situazione nello specchio fronte-retro…

     
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1551 replies since 19/12/2011, 13:13   20599 views
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