La mia storia - LauraGenova

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  1. smillina
     
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    Benvenuta Laura e coraggio! Puoi contare su di noi, vedrai che passera' :wub:
     
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  2. lunabianca2008
     
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    Buon giorno Laura, oggi a Roma c'è un bellissimo sole ed il suo splendore e la sua voglia di trasmetterti energia voglio dedicartela tutta a te.Mi sono permessa di donartela, questa emozione, perchè a me da tanta voglia di sopravvivere quando mi sento un pò giù.
    lauretta un abbraccio e pensa che tutto si risolverà e tornerai a sorridere......noi saremo con te, se lo vorrai.
    Un abbraccio tesoro!
    lunettaimage

     
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  3. EccoMartina08
     
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    Cara Laura,
    purtroppo alcuni medici hanno perso un po' di sana sensibilità, dopo averne viste tante sembrano ormai anestetizzati...
    Ma l'importante è che presto farai l'operazione e poi le cure ti proteggeranno al massimo...ora sembra un percorso lungo,
    ma vedrai che presto non crederai di aver già vissuto da tempo
    questa esperienza!
    Per il conforto e la sensibilità ormai hai trovato il posto giusto..
    Benvenuta Cara, prenditi un po' delle nostre coccole!
     
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    Cara Laura benvenuta anche da parte mia... :wub:

    Anch'io ho fatto l'operazione, poi la chemio e poi la radio.....

    E il tumore è sparito.............

    Poi ho avuto problema del cervello.....ma è altra situazione..............

     
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  5. odette56
     
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    Ecco vedi come tante voltebisogna fa la tara a quello che viene detto dai medici...

    I medici: «Ha solo tre mesi di vita».
    Spende tutto ma la diagnosi era sbagliata

    ROMA (24 novembre) - Non si fece prendere dal panico e quando i medici gli dissero che aveva solo tre mesi di vita, traendo ispirazione dal film "Non è mai troppo tardi" con Jack Nicholson e Morgan Freeman forse perché anche lui un attore (comico), stilò la lista delle 10 cose che avrebbe voluto fare prima di morire e, spendendo tutti i suoi risparmi, alcune le fece davvero.

    Salvo poi scoprire che la diagnosi dei medici era sbagliata, che non era poi così malato, ma a questo punto era ridotto sul lastrico. È la bizzarra vicenda di Dave Ismay, comico britannico di 64 anni cui i medici avevano detto che a causa del troppo bere aveva sviluppato una cirrosi epatica ormai ad uno stadio irrecuperabile dandogli, appunto, solo altri tre mesi di vita. A questo annuncio - scrive il Daily Mail nella sua versione online - seguì l'acquisto di una Mercedes da oltre 30mila euro, una costosissima prenotazione per una partita di golf nell'esclusivo K Club, a Straffan, in Irlanda, oltre alla pubblicazione di un libro di memorie e all'interpretazione di "mamma oca" in una piece teatrale.

    Da ultimo tra i 10 desideri della lista compariva l'immortalità. Un tocco di autoironia che è stato premiato visto che poco dopo, in seguito ad ulteriori verifiche, è stato appurato che Ismay non soffre affatto di cirrosi epatica ma di una patologia molto meno grave e soprattutto non mortale. Un "disguido" che non si sa quanto è costato ma che ha rovinato un uomo di mezza età, dandogli però la possibilità di fare ciò che avrebbe sempre voluto.

     
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  6. Paoletta2
     
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    che storia, Odette.....

    ma e' vero, i medici mettono le mmani avanti....per timore di illuderci


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    cuoreingiro.jpg

     
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  7. stefania1964
     
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    Ciao Laura,benvenuta in questa casina,voglio solo dirti che anche il mio tumore era con her2 molto ampliata +3,ho fatto le teraed ora sono qua ad accogliere chi come me ha incontrato mister k.A volte i medici devono stare zitti,ne risparmiano di voce e di professionalita'.Non abbatterti
     
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  8. ladybe
     
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    Penso anch'io che IL BEL TACER NON FU MAI SCRITTO quindi è meglio una cauta prudenza nel parlare :wub:
     
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  9. laura genova
     
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    Eccomi care, buon giorno a tutte. Oggi a Genova è una giornata frescolina ma con un bel sole. Oggi ho chiamato l'assistenteell'oncologo per sapere spiegazioni su quando sarò operata ma lei ha lanciato la palla al chirurgo, dicendo che bisogna chiedere a lui. Oggi andando a ritiare la risonanza, di cui sapevo già il referto, vedo il chirurgo gli per l'operazione e lui manco si ricorda di me.

    Scusate ma qua nel sito perdo un po' il filo. Conclusione alla struttura fa comodo acquisire pazienti e nello stesso tempo non li sanno neppure gestire. Dicono che tra loro sono una equipe che decidono insieme e poi nessuno si parla con l'altro. A me nelle visite pre-operatorie mi han fatto anche firmare un foglio che se rinuncio di mia volontà all'intervento mi viene tutto addebitato, foglio che si sono trattenuti. Io non ho più fiducia in loro perchè non sei una donna ma una povera malata. Ora tengo le mie energie per l'operazione poi vedrò di cercare una struttura più umana e familiare per le terapie.
     
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    Ah però!
    Vedi di fare in modo che si ricordino di te! Non capisco proprio questo comportamento, sarà perchè dove vado io se ho bisogno anche per una scemata, se non sono presi fin sopra i capelli, ti danno retta immediatamente, al massimo ti dicono di aspettare un momentino.
    Ma non puoi fare la "voce grossa"???

    Mah?!?

    E tu come stai Laura?

    Magari Lorena (che è di camogli) ti sa dare qualche informazione. Ma a Genova che altre strutture ci sono?
     
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  11. laura genova
     
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    Ciao Serena non ti preoccupare che conclusa l'operazione mi sentiranno: io sono una tigre. Da sempre io cerco di ottenere giustizia per gli altri, ad esempio i miei colleghi: son sempre pronta a dare una mano ai miei cari e a chi mi è vicino. Quindi combatterò per il torto che sto subendo. Io sarei stata seguita ed operata al Gallera, dove c'è tanta umanità ed un ottimo primario. Poi mio padre ha voluto sentire un oncologo dell'Ist (un primario),con cui ha rapporti di lavoro, e lì per tirare l'acqua al loro mulino mi han messo grossi dubbi sull'estensione del tumore, che non si poteva fare così facile, bisogna avere la risonanza.Io, ovviamente presa dalla confusione, ho detto cerchiamo di approfondire il tutto em, pensavo, data la grande esperienza dell'oncologo potesse aver ragione. In realtà le liste dell'Ist son così lunghe che cercano sempre di tergiversare. Tutto ciò perchè rischiano di perdere l'autonomia amministrativa e di essere accorpati all'Ospedale San Martino perdendo parecchi benefici.
    Spiace dirlo ma è proprio così, io ho sbagliato a farmi seguire lì e dar loro fiducia. Ma nell'errore non persevererò certo. Basta già la malattia.
    Noi tutte sappiamo come la notizia della malattia ci cambia.
    Un Abbraccio
     
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    Noi tutte sappiamo come la notizia della malattia ci cambia.

    YES!
     
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  13. odette56
     
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    Eh! Avoja!

    L'annuncio della malattia e quello che segue sottopone la mente a una serie tale de traumi e de adattamenti che mo al Regina Elena di Roma se sò inventati la psico traumatologia... Sì perché i medici se sò accorti che è difficile perfino guarì, dal punto di vista mentale e quindi ce vole lo psicologo che dopo t'aiuti a riportà il cervello a ragionà da sano... pensate un pò...
     
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    Cara Laura, spero che al più presto ti facciano sapere quando ti faranno l'intervento.
    Se pensi che la stiano prendendo per le lunghe minacciali di rivolgerti al tribunale del malato...........e poi vediamo come reagiscono ;)
     
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  15. laura genova
     
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    Beh ^_^ direi che il fatto che la malattia possa segnare una tappa di cambiamento esistenziale, non vedo in maniera necessariamente negativa. Anzi, a volte, può segnare il momento di fare un bilancio della propria esistenza e cambiare nostri atteggiamenti. Non intendo cxopn questo i mutamenti forzati dalla tossicità delle terapia, della tossicità stessa della malattia che ti avvelena la mente.
    La mia paura più grossa è che il male possa renderti meno lucida mentalmente, non sentirmi più me stessa quello mi spaventa.
    Quando l'anno scorso ho saputo dalla ragazza di mio figlio che aspettavano un bimbo ero felice, ma preoccupata perchè lavora solo mio figlio con uno stipendio basso. Ad agosto anno ricoverato Angela per quasi dieci giorni prima che nascesse Andrea perchè la fine della gravidanza era complicata. Mi ero già accorta del nodulo ma ho speso tutte le mie energie per aiutarli (la ragazza non ha parenti a Genova) e il 18 agosto è nato Andrea. Tante volte pur felice della nascita del meraviglioso bimbo, mi son chiesta come avrebbero fatto ad andare avanti con pochi mezzi. Io li ho sempre aiutati e ancora oggi lo faccio.
    A settembre quando ho avuto la diagnosi, mi son detto che in un certo senso la nascita di Andrea non era solo un caso. Mio figlio ha 23 anni e mezzo, ed io ho avuto lui a 21 anni. Mio figlio Aessio è nato il 2 di marzo, la stessa data di nascita di mio fratello Enrico, che nel 1985 a soli 17 anni è morto in un incidente.
    Questo bambino inatteso porta con se tanta felicità e speranza, che ci possa essere la sua nonna accanto a lui.
     
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816 replies since 24/11/2010, 15:49   4671 views
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