VACCINAZIONE influenza A

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  1. serena2
     
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    Con sta influenza, questa influenza, insomma sta suina ci sarebbe da scrivere un tomo grande così.
    Io sono un pochino come Lalla....... troppi soldi girano attorno a queste cose.


    TRATTO DA
    http://www.nexusedizioni.it/apri/Argomenti...-di-dr-Mercola/

    Vaccinazioni: perchè sono un pericolo - di dr. Mercola 30/08/2009

    Si presume che una vaccinazione ci aiuti a costruire immunità nel nostro sistema nei confronti di organismi
    potenzialmente dannosi...
    Perché le vaccinazioni sono un pericolo per il corpo? Si presume che una vaccinazione ci aiuti a costruire immunità nel
    nostro sistema nei confronti di organismi potenzialmente dannosi che causano malessere e malattia. Tuttavia il nostro
    sistema immunitario è già programmato per ciò, in risposta ad organismi che invadono il corpo. La maggior parte degli
    organismi che generano malattie entra nel corpo attraverso le mucose del naso, della bocca, del sistema polmonare o
    del tratto digestivo. Queste membrane mucose hanno un loro sistema immunitario, chiamato IgA (1). Questo è un
    sistema di protezione diverso da quello attivato quando il vaccino viene iniettato nel corpo. Il sistema IgA è la prima
    linea di difesa del corpo. La sua funzione è combattere gli organismi invadenti nei loro punti d’ingresso,
    riducendo o addirittura eliminando il bisogno di attivare il sistema immunitario del corpo. Quando s’inietta un
    vaccino nel corpo e, soprattutto, quando questo lo si combina ad un immuno-adiuvante come lo squalene (2, vedi sotto),
    il sistema immunitario IgA viene bypassato e il nostro sistema immunitario va su di giri in risposta alla vaccinazione. Gli
    ingredienti I maggiori ingredienti in un vaccino sono i virus morti e quelli vivi che sono stati attenuati (cioè, indeboliti e resi
    meno nocivi). I vaccini contro l'influenza contengono anche un numero di tossine chimiche, incluso:
    il glicole etilenico (antigelo), la formaldeide,il fenolo (acido carbolico) e antibiotici come neomicina e streptomicina. In
    aggiunta ai virus e ad altri additivi, molti vaccini contengono anche immuno-adiuvanti come l'alluminio e lo
    squalene. L’immuno-adiuvante aggiunto al vaccino ha lo scopo d’aumentare (l'effetto
    “turbo”…) la risposta immunitaria alla vaccinazione.
    Gli adiuvanti fanno si che il sistema immunitario
    iperreagisca alla introduzione dell'organismo contro il quale si è stati vaccinati. Questi adiuvanti si suppone che
    facciano il lavoro più velocemente (ma certamente non in modo innocuo). Gli adiuvanti riducono la dose del vaccino
    quindi, tanto meno sarà il vaccino richiesto per ogni individuo, tanto più dosi individuali saranno disponibili per le
    campagne di vaccinazione di massa. Nei vaccini contro la febbre suina ci saranno immuno-adiuvanti? Il governo USA
    ha contratti con molte case farmaceutiche per sviluppare e produrre vaccini contro la febbre suina. Almeno due di queste
    aziende, la Novartis e la GlaxoSmithKline, stanno usando un adiuvante nei loro vaccini H1N1. Cosa fa
    l’adiuvante squalene ai topi Adiuvanti di vaccini su base oleosa come lo squalene, a lungo raggio temporale non
    hanno dimostrato di produrre risposte immunitarie concentrate e ininterrotte (4). Inoltre, una ricerca del 2000 pubblicata
    nell’American Journal of Pathology ha dimostrato che una singola iniezione dell'adiuvante squalene sui topi, ha
    attivato “una infiammazione cronica, mediata immunologicamente sull'articolazione”, altresi nota
    come artrite reumatoide (5) Cosa fa lo squalene agli esseri umani Il nostro sistema immunitario riconosce lo squalene
    come una molecola d’olio indigena del corpo. Essa si trova in tutto il sistema nervoso e nel cervello. Infatti, si può
    consumare squalene in olio d'oliva. Il sistema immunitario non solo la riconosce, ma si avvale anche delle sue
    proprietà antiossidanti. La differenza tra “squalene buono” e “squalene cattivo” dipende dal
    metodo attraverso il quale essa entra nel corpo. L'iniezione è una via d’ingresso anormale, che incita il
    sistema immunitario ad attaccare tutto lo squalene nel corpo, non solo quello contenuto nell'adiuvante. Il sistema
    immunitario, quindi, tenterà di distruggere la molecola ovunque la trovi, inclusi i luoghi dove è vitale per la salute del
    sistema nervoso (6) I veterani della Guerra del Golfo che hanno contratto la sindrome che porta questo nome (Gulf War
    Syndrome:GWS) ricevettero vaccini all’antrace che contenevano squalene (7) L'MF59 (l'adiuvante allo
    squalene della Novartis, ora usato nel vaccino contro la febbre suina) fu un ingrediente NON approvato nei vaccini
    sperimentali all’antrace e da allora è stato collegato alle malattie devastanti e autoimmuni di cui soffrono molti
    veterani del Golfo (. Il ministero della Difesa (USA ndt) fece di tutto per negare che lo squalene fosse veramente un
    inquinante nel vaccino all’antrace somministrato al personale militare nella guerra nel Golfo Persico –
    schierato o meno. Tuttavia, la FDA (Food and Drug Administration, ndt) scoprì la presenza di squalene in certi lotti di
    prodotto AVIP (= programma di vaccinazione per l’immunizzazione all’antrace). . Una ricerca condotta al
    Tulane Medical School e pubblicata nel numero di febbraio 2000 di Experimental Molecular Pathology, include queste
    statistiche allarmanti: “ …la maggioranza sostanziale (95%) dei pazienti che svilupparono la Sindrome della
    Guerra del Golfo (Gulf War Syndome - GWS) aveva anticorpi verso lo squalene. Tutti (100%) i pazienti GWS
    immunizzati per il servizio “Tempesta nel Deserto” anche non impiegati sul campo di battaglia, ebbero gli
    stessi segni e sintomi di quelli che lo furono, ovvero anticorpi allo squalene (9). Secondo la dr Viera Scheibner, in
    precedenza eminente ricercatore scientifico per il governo australiano: “…questo adiuvante [lo squalene]
    contribuì alle reazioni a cascata chiamate "Gulf War Syndrome," (sindrome della Guerra del Golfo) documentate nei
    soldati coinvolti nella Guerra del Golfo. I sintomi da loro sviluppati includevano: artrite, fibromialgia, adenopatia, irritazioni
    cutanee fotosensitive, fatica cronica, emicranie croniche, perdita abnorme di peli, lesioni cutanee non guaribili, ulcere da
    afte, vertigini, debolezza, perdita di memoria, attacchi epilettici, cambi di umore, problemi neuropsichiatrici, effetti
    antitiroidei, anemia, alto tasso di sedimentazione degli eritrociti, lupus eritematoso sistemico, sclerosi multipla, fenomeno
    di Raynaud, sindrome di Sjorgren, diarrea cronica ecc.” (10) La scienza è latitante Non esiste al presente una
    scienza medica che possa garantirci la sicurezza dei vaccini. La scienza e i promotori di vaccini (che include, forse,
    anche il vostro medico di fiducia), non conoscono le loro conseguenze a lungo termine sulla nostra salute e su quella dei
    nostri figli. Studi su pazienti controllati sono durati mediamente solo due settimane. Eppure, malattie autoimmuni come
    quelle viste nella sindrome del Golfo spesso necessitano di anni prima di venire diagnosticate, causa la vaghezza dei
    sintomi iniziali. Lamentele circa emicranie, fatica e dolori cronici sono sempre sintomi di malattie e disturbi seri. Cosa si
    può fare per la prevenzione:
    Prendersi cura della propria salute per eliminare il rischio di contrarre influenza. La chiave ovviamente è tenere il
    proprio sistema immunitario in buona salute. Ecco alcuni promemoria in tal senso, che il dr Mercola segnala: -

    Eliminare gli zuccheri (Eliminate sugar and processed foods), Il consumo di zucchero ha un effetto immediatamente
    debilitante sul sistema immunitario. - Prendere Omega 3 di buona qualità. - Fare esercizio fisico. - Avere un livello
    ottimale di Vit D, la cui carenza causa anche i malesseri influenzali stagionali; un buon livello di questa vitamina
    permetterà di combattere le infezioni. - Dormire molto e con qualità. - Gestire lo stress in modo efficace, se c’è
    eccesso di stress il corpo non sarà in grado di fronteggiare le infezioni. - Lavarsi le mani, ma non con un sapone
    antibatterico; usare un sapone naturale senza sostanze chimiche. Traduzione di Cristina Bassi www.thelivingspirits.net


    scusate ma è una traduzione con google ed è un macello..... vedrò di aggiustarla un pochino
     
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18 replies since 14/9/2009, 19:33   224 views
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