VISITA ONCOLOGICA

IL MIO ONCOLOGO/A COME SI COMPORTA E COSA FA DURANTE LA VISITA DI CONTROLLO

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  1. shanti9
     
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    Carissima Canale ti passp la mia esperienza. Ho scritto da qualche altra parte che io ho sempre fatto tutto all' IEO di Milano. Da subito l'oncologa che mi ha preso in cura, mi ha dato tanta fiducia. La prima visita fatta dopo l'intervento è durata 1 ora, 1ora e10. Io pensavo fosse solo per quella volta, invece è di prassi. Il 27/06/2005 mi ha vista per la prima volta e mi ha spiegato il perchè, il come e anche le eventuali controindicazioni della terapia ormonale: decapeptyl e tamoxifene. Per rendermi meglio l'idea di come funzionasse il tamoxifene mi ha fatto addirittura i disegni dei ricettori sulla cellula tumorale. Sembra niente, ma il ruolo di un bravo medico oncologo, come definisco la mia, è importantissimo perchè spiegandoti e facendoti capire bene quello che dovrai fare, e soprattutto perchè, ti aiuta molto ad accettare bene le terapie anche quelle ormonali che , come mi spiegò la dott ,determinano un cambiamento generale, psico-fisico in una donna fertile, che ha tolto un cancro al seno e viene mandata in menopausa farmacologica da un mese all'altro. Mi disse che voleva prescrivermi da subito un farmaco più recente del tamoxifene, e cioè arimidex. Considera che ti parlo di quattro anni fa e che per loro, che hanno i laboratori di ricerca in sede, sperimentare un farmaco è un processo ovviamente più veloce e anteriore al fatto che poi lo stesso farmaco diventi (come lo era già tamoxifene) un protocollo terapico a livello nazionale. Però, mi disse che non me lo dava subito e avremmo visto in seguito man mano attraverso i vari esami e un monitoraggio generale delle mie condizioni di salute la possibilità di cambiare il farmaco, di sospendere decapeptyl dopo 3 anni (tempo minimo di cura con enantone), ecc.
    Perchè? Con estrema chiarezza e prendendosi tutto il tempo necessario mi spigò che avevano valutato la mia situazione ed avevano stabilito così perchè io avevo ancor prima della scoperta del tumore, una diagnosi fatta da asl di depressione maggiore. Avevano?? Chi ho chiesto io. E lei mi disse come in IEO si procede dopo ogni intervento al seno e per ogni donna, prima di prescrivere terapia. Un giorno a settimana si riuniscono: chirurgo senologo, oncologo e anatomopatologo e discutono caso per caso stabilendo insieme la terapia, dopo che ogni specialista ha dato il proprio parere. Sarebbe lungo spiegarti la differenza a livello ormonale e quindi anche a livello psichico tra i due farmaci. Però sul forum per questo è stata aperta una discussione apposita intitolata : effetti collaterali della terapia ormonale sull'umore. La dottoressa (ma non solo lei in istituto) mettono molta cura nell'effetto dei farmaci e della menopausa indotta sulle donne che vengono operate di Ca. Anzi, una delle volte in cui ho fatto la visita oncologica, mi ha lasciato in ambulatorio per mezz'ora, Tanto che io l'avevo data per dispersa. Era andata a fare un consulto lì per lì (e lo ha pure scritto nella relazione) con una sua collega che era tornata da un convegno tenutosi in U.S.A. con i quali il Prof. collabora da sempre, e dove avevano discusso dell'interazione possibile tra i farmaci oncologici e i vari tipi di antidepressivi. Una volta tornata(con mio grande sollievo), mi disse che il tipo di antidepressivo che mi aveva prescritto lo specialista a Roma andava bene perchè era attualmente il migliore perchè non appesantiva il fegato. La visita dura sempre un'ora.
    Anche se io non portassi qualche esame non succederebbe nulla di grave perchè tutti gli ambulatori hanno terminali in rete ovviamente e la dott. ha già tutti i miei referti sul pc. Mi visita molto attentamente il seno, il collo, sotto le ascelle, mi fa mettere giù e mi visita l'addome, il cuore, poi mi ascolta i polmoni, poi mi rivesto. Ma prima mi parla tanto e mi chiede di tutto ascoltandomi con santa pazienza. Ha voluto e ha scritto sulla relazione che aggiorna di volta in volta anche il numero e il nome dello specialista che si occupa della mi depressione. Casomai fosse necessario, lo contatterebbe. Distanza: roma- milano. Faccio prima a contattare telefonicamente lei a Milano anzichè il mio medico di famiglia a Roma. Considera che qualsiasi dubbio o situazione si verifichi, dalla più banale alla più importante, la dott non esita a chiamarmi sul telefono fisso o cell che sia quasi subito. Ultimo esempio: stamattina le ho scritto una mail(tutti i medici dell'ieo hanno la loro proprio per rendersi reperibili ai pazienti) alle 10.45 dove le ho esposto in breve la situazione e alle 14.40 mi ha chiamato al telefono, spiegandomi esattamente cosa dovevo fare. Io sono pienamente ed ottimamente soddisfatta della dott che mi segue, come dell'organizzazione di tutta la struttura. In bocca al lupo cara, ci aggiorneremo.
     
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77 replies since 11/8/2008, 21:18   6438 views
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