CANCRO AL SENO - per saperne di piu

cosè - diagnosi - tipologie - sintomi - prevenzione

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  1. FEDE68
     
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    Io lo tengo sul comodino insieme a Ho vinto io, mi servono per avere un po' di speranza....
     
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  2. FEDE68
     
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    Oggi mentre ero sul bus con le mie cuffiette ho sentito di uno studio sperimentale per prevenire il K al seno effettuato somministrando alle donne con alta glicemia e colesterolo buono basso un farmaco antidiabete perchè è dimostrato che c'è uno stretto collegamento tra zuccheri e K mammario
     
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  3. smillina
     
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    be' e' un po' il principio del progetto DIANA :)
     
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  4. laura genova
     
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    Infatti cito sotto un articolo:


    AAA Cercasi 16.000 donne per verificare la possibilità di prevenire il tumore alla mammella e malattie cardiovascolari
    17 settembre 2009 di associazionegender

    Marco A. Pierotti, Direttore Scientifico Fondazione Irccs Istituto Nazionale dei Tumori, Paola Muti, Direttore Scientifico dell’Istituto Regina Elena di Roma, Franco Berrino, Direttore del Dipartimento di Medicina Predittiva e per la Prevenzione della Fondazione Irccs Istituto Nazionale dei Tumori, nel corso di un incontro con la stampa, hanno presentato il Progetto Tevere che si prefigge di arruolare 16.000 donne sane, non affette da patologie oncologiche e cardiovascolari, per verificare l’efficacia preventiva di un vecchio farmaco antidiabetico, la metformina, assieme ad una corretta alimentazione, nel contrasto del cancro alla mammella e di malattie cardiache e ictus cerebrale.

    Marco Pierotti, introducendo l’incontro, ha ricordato che: “Lo studio fa parte del grande progetto Tevere sulla prevenzione primaria del cancro della mammella, sostenuto dal Ministero della Salute. I tre filoni di ricerca sono stati originariamente ideati da Umberto Veronesi, da Franco Berrino e da Paola Muti ed erano costituiti da un approccio preventivo attraverso un intervento sulla dieta (Berrino), un approccio farmacologico con metformina (Muti) ed uno sulla prevenzione del cancro eredo-famigliare (Umberto Veronesi). Oggi viene presentato un progetto che unifica le prime due linee di ricerca e, in questa sede, vuole anche sollecitare l’adesione di donne sane al progetto, mentre è in fase di definitiva messa a punto il progetto diretto da Umberto Veronesi, che insieme alla nostra Fondazione affronterà la prevenzione del cancro eredo-famigliare”.

    “Le cause del cancro della mammella – ha sostenuto Franco Berrino – non sono note con precisione. Sappiamo però che le donne che hanno più alti livelli nel sangue di insulina e di ormoni sessuali si ammalano di più. Anche le donne grasse si ammalano di più (dopo la menopausa), cosi come le donne diabetiche o con squilibri metabolici come glicemia alta, trigliceridi alti, pressione alta, e bassi livelli di colesterolo “buono”, condizioni che definiscono la cosiddetta sindrome metabolica. Migliorare l’alimentazione ed aumentare l’attività fisica migliorano queste condizioni, ma ci sono sempre più indizi che anche un vecchio farmaco, un antidiabetico di largo consumo, la metformina, possa ridurre il rischio di ammalarsi di cancro della mammella”.

    Il primo obiettivo del progetto è di studiare l’effetto della metformina, che verrà somministrata per 5 anni, sull’insorgenza dei tumori al seno. Lo studio sarà condotto con la collaborazione di donne a più elevato rischio tumore per età (dovranno essere in menopausa, tra i 50 e i 74 anni) e presenza di componenti di sindrome metabolica, una condizione predisponente al diabete di tipo 2. Dovranno prendere quotidianamente due pillole, che per metà delle partecipanti, scelte in modo rigorosamente casuale, conterranno metformina, e per metà saranno senza farmaco (placebo).

    “Il secondo obiettivo dello studio – ha spiegato Paola Muti - è di valutare l’effetto della metformina sulla insorgere di malattie cardiovascolari nelle donne, includendo in questa definizione malattie cardiache e ictus cerebrale. Poiché la patologia cardiovascolare rappresenta la causa principale di morte nelle donne e poiché sia il tumore al seno e sia le malattie cardiovascolari condividono nel diabete di tipo 2 un fattore di rischio importante, lo studio proposto include le malattie cardiovascolari come secondo obiettivo di prevenzione. In questo caso, l’ipotesi di studio è che le donne a cui sarà somministrata metformina osserveranno una minore frequenza di malattie cardiovascolari rispetto alle donne che faranno uso del placebo durante i cinque anni di conduzione dello studio”.

    La Metformina è un antidiabetico molto conosciuto e spesso somministrato a pazienti affette da condizioni croniche connesse ai tumori al seno quali, ad esempio, il diabete di tipo 2, elevati livelli di androgeni ed estrogeni, alterato metabolismo del glucosio. Lo studio sarà ‘in cieco’ cioè le partecipanti e gli operatori non saranno a conoscenza di chi sta prendendo il farmaco e chi il placebo, ma l’informazione sarà sempre disponibile al medico curante che ritenesse di farne richiesta.

    A tutte le partecipanti verranno anche date raccomandazioni alimentari, e un sottogruppo verrà anche aiutato a cambiare dieta partecipando a corsi di cucina. Complessivamente lo studio richiederà la collaborazione di 16.000 donne sane, non affette cioè da patologia oncologica e cardiovascolare.

    Per aderire al Progetto Tevere:

    Tel. 02 2390 2868

    [email protected]

    www.istitutotumori.mi.it

    E' un appello del 2009, non so se lo studio è ancora aperto.
    Non so se cito bene, correggetemi nel caso.


     
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  5. FEDE68
     
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    Grazie Laura :wub:
     
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  6. Paoletta2
     
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    mi pare un'ottima iniziativa....tutto aiuta

    curare lo stato generale dell'organismo (regolato con l'alimentazione) e' una pietra miliare......e poi....evitare deodoranti con cloridrato di alluminio.....evitare radiazioni.....evitare stress ripetuti (cadute, urti)..... allattare i figli... forse un giorno il tanto sospirato vaccino
     
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  7. laura genova
     
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    Diciamo che a volte è un po' come scoprire l'acqua calda: il fatto che qualsiasi tumore si nutre di zuccheri è una cosa più che nota. Diciamo che tanti studi hanno messo in evidenza che le donne con diabete di tipo 2 o con la sindrome metabolica hanno più probabilità di ammalarsi. Quindi per loro usare un certo medicinale per il diabete può aiutare a prevenire altre malattie. Ovviamente in donne che non hanno tali caratteristiche penso che una dieta a basso impatto glicemico, come le ricette Diana, possa essere di aiuto.
     
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  8. adriana59
     
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    Care amiche, leggo solo ora.Questa indagine e sperimentazione è stata fatta qui a torino dall'equipe del prof.Campagnoli e su di essa si è relazionato nel convegno di novembre 2010 che si è tenuto al S.Anna ed a cui ho partecipato.Tutto vero quanto si dice sulla metformina....unico handicap, se ricordo bene (dovrei andare a cercare gli appunti, la metformina pare configgere con la assunzione del femara.Non cadiamo, però, in allarmismi...
    Se qualcuno volesse informazioni + precise su questa sperimentazione-per altro identica alle linee guida del Diana -, mi scriva e invio il numero di tel di campagnoli.
    adriana
     
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  9. Paoletta2
     
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    Adriana, tu dici che metformina e femara forse non sono compatibili? ma allora, questo studio riguarderebbe quindi anche le pazienti?

     
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    Io prendo le pasticche di metformina 500,.... me le ha consigliate sia il diabetologo che l'oncologo,.. :huh: ...(mezza la mattina, una a pranzo e una a cena), oltre ovviamente seguire i consigli della Dieta Diana.... -_- ...ma non finisce qui,... :rolleyes: ... poi prendo la "nostra" pasticchetta "antitumorale",...l'Arimidex, la pillola della pressione, quella per la pompa gastrica che non funziona più bene, le goccine per rilassarmi e quelle antidepressive... :cry: ...insomma a volte mi sento una piccola farmacia ambulante.... ^_^ :rolleyes: ...e nonostante tutti i dubbi che ho sollevato per tutta la mescolanza dei vari farmaci, nessun medico mi ha detto di non prendere questo o quello perchè "cozzavano"... :wacko: :blink:
    Purtroppo non sono un medico e quindi non so bene se quello che prendo e che faccio sia il massimo di ciò che è meglio,....lo posso solo sperare,...lo possiamo sperare tutte, ma la certezza che sia tutto fatto a dovere penso sia difficile da avere.... :(
    E allora che si fa? .... :o: ....Ci si affida con speranza a chi dovrebbe saperne più di noi e ci si augura con tutto il cuore che queste persone che hanno studiato medicina e che hanno avuto l'esperienza di capire i segnali delle malattie, "azzecchino" la strada giusta per metterci al riparo da altre possibili problematiche di salute.... image
    Incrociamo le dita.... image image image image image image
     
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  11. adriana59
     
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    Quando cercavo una sperimentazione in cui intrufolarmi,mi informai di questa effetuata dal prof Campagnoli.
    Purtroppo era stata appena conclusa .
    Io ho semplicemente riportato quanto ha detto nel corso di un convegno per illustrare il suo studio svolto su, mi pare, 125 pazienti.La metformina ha un ruolo positivo, perchè simula come una riduzione calorica e dunque ciò è benefico.
    Il dubbio sul femara è tutto da verificare!L0 ha detto lui stesso.Dunque prendiamocelo con fiducia...oltretutto si sa per certo che tutt'altro che leggero...va + che bene
    Se qualcuno desidera,mando la mail.
    Volevo sapere se a qualcuna di voi questi cibi legati a Diana:sesamo, semi di lino,mandorle non hanno mai dato orticaria..
     
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    ....FEDE/SMILLINA...... voi che fate la dieta Diana...... anche se a quasi un anno di distanza..... potete dire se avete avut problemi?
    :)
     
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  13. FEDE68
     
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    A me non hanno mai dato orticaria e ne uso tantissimi
     
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  14. Paoletta2
     
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    Nessun problema neppure io. Ho usato i semi di lino, ma...ho smesso perche' mi ero un po' stufata (credo siano calorici, ma non so bene).
    Devi fare attenzione al sesamo, perche' diventa facilmente rancido
     
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  15. cedan
     
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    Io semi di lino e mandorle ne mangio...ma non ho mai avuto orticaria
     
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44 replies since 14/10/2008, 13:10   16193 views
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