QUELLO CHE SI DOVREBBE FARE

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    Beba

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    infatti ada, agli antiperspiranti impediscono al sudore di uscire dalle ascelle, avendo letto anche io un articolo che parlava di qs , pensai che c'era della logica se gli antiperspiranti impediscono alle tossine di uscire attraverso il sudore, cio' significherebbe che si accumulano nel corpo...ed ho rinunciato quasi subito, dopo la diagnosi, a prodotti simili, usando invece il cristallo, quella pietra di cristallo che si compra in farmacia...ed' e' molto efficace, basta bagnarlo un po e spalmare le ascelle...nn lascia aloni, ne macchie, sei protetta tutto il giorno e nn e' nocivo...almeno spero sia cosi' :unsure:
     
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  2. raggiodicuore
     
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    Interessante anche il discorso sull'alluminio .... ma anche la carta alluminio è pericolosa? Io la uso tanto per riporre il cibo in frigo, per cucinare ....
     
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    Per la carta alluminio non saprei. Però sentivo stasera in uno show-cooking, che quello che conta, cucinando, anche con le pentole antiaderenti, è che tra il cibo e il metallo ci sia un sottile strato di liquido, olio o anche acqua, cosicché non ci sia passaggio di metallo agli alimenti, e che con le pentole internamente rivestite di argento puro il problema non sussiste. Per cui, a mio avviso, se la carta alluminio è spalmata di olio prima di metterci gli alimenti, problemi in fase di cottura non dovrebbero esserci, e quando la usiamo soltanto a freddo non penso che ci si debba preoccupare. Comunque possiamo fare qualche ricerca per vedere se riusciamo a trovare qualche articolo a questo riguardo.
     
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    ieri la notizia piu' grande in tv e' che l'associazione come si chiama per la salute mondiale, ha comunicato e verificato che la carne rossa e derivati di carne come salsiccie, pancetta ecc sono cancerogeni a pari passo con il fumo.... :blink: :unsure: :o:
    mi interessa se adesso sul pacchetto di salsiccie scriveranno NOCIVO PER LA SALUTE...


    L'erba si puo' mangiare???
     
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    Anche per l'erba ho l'impressione che su qualcuna vada scritto "Nuoce gravemente alla salute".
     
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    ....bene lo zenzero se sai qualcosa in più postala....
     
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    Abbiamo discussione apposita sullo zenzero, eventuali integrazioni inseritele lì. merci :)

    (inserite nella ricerca la parola chiave, in questo caso "zenzero", vi usciranno tutte le discussioni inmerito

    n.b.
    meglio inserire le notizie importanti che si trovano nelle discussioni apposite se già esistenti, per una più facile ricerca.
    ri.merci
     
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    Attenzione al carbone vegetale a me questo pane "nero" non convince specie se si prendono le medicine, perchè l'elevato potere assorbente rischia di diminuire l'efficacia delle medicine
     
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    Si, quello è un elemento del quale tener conto, se se ne mangia in quantità. Mi sembra ad esempio che per chi prende la pillola anticoncezionale sia sconsigliato il carbone vegetale, ma nel pane nero la percentuale presente mi pare così bassa che non dovrebbe preoccupare.
     
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  10. raggiodicuore
     
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    Infatti, ho chiesto anche al medico. È molto coreografico però! Il sapore nn cambia, è solo meno pesante.
     
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    Io ho assaggiato la focaccia nera; oltre al carbone non so quali altri ingredienti ci fossero. Posso solo dire che mi è piaciuta, non unta e non salata nè dolciastra, ma soltanto buona.

    Edited by Madiada - 14/11/2015, 00:20
     
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    Oncologia e Cucina: le ricette per una vita sana e normale - Il dottor Artale - oncologiaecucina.org
    Intervista di
    Andrea Dispenza 29-5-2020

    Oncologia e Cucina propone una serie di ricette rivolte ai pazienti e da scegliere, anche, in base agli effetti collaterali derivati dalle terapie. Piatti gustosi e facilmente riproducibili. Il progetto del Dottor Artale prevede un’alimentazione sana, anzi, no, chiamatela normale, come la sua teoria: il Normalismo. “Una vita normale è il segreto per vivere bene. Anche in cucina e durante la malattia“. “Stavo preparando un webinar per degli studenti di un liceo sul tema della nutrizione e della prevenzione” mi spiega il dottor Salvatore Artale poco prima di accogliermi, facendomi ragionare, con stupore, su quanto il tema della,alimentazione sana sia di grande interesse anche per i più giovani. “Sanno cosa significa mangiare sano e soprattutto che si può fare normalmente, senza essere estremisti“. Il dottor Artale è direttore dell’Unità Operativa di Oncologia del Presidio Ospedaliero Sant’Antonio Abate di Gallarate dell’ASST Valle Olona di Varese. È anche il direttore scientifico di Oncologia e Cucina, progetto e sito web che vuole dare delle risposte ai pazienti oncologici sul tema della alimentazione. Non solo. Artale è un accanito sostenitore della teoria del Normalismo. Proprio con Oncologia e Cucina diffonde con orgoglio l’importanza del concetto di normalità. Anche in un periodo storico come questo, in piena emergenza sanitaria, in cui di normale sembra non esserci proprio niente. “Per vivere bene, anche una malattia, il segreto è un’alimentazione normale. Se ci pensi, viviamo nell’era dello estremismo. Oggi, nella alimentazione e non solo, si seguono con troppa facilità, e a volte anche un po’ per moda, delle scelte estreme. Prendi i pazienti oncologici: si trovano spesso in momenti di sconforto e per loro è importante poter vivere normalmente. La normalità si raggiunge anche attraverso la cucina. Abbiamo tutti bisogno di una vita più normale, e l’esperienza del Covid ce l’ha dimostrato“. Covid a parte, come si può mantenere un’alimentazione normale se si è in terapia? Basta seguire i canoni della alimentazione sana, quelli legati a una Dieta Mediterranea 4.0. Secondo cui c’è una piramide che illustra cosa è consentito mangiare più volte al giorno e quello che ci si può permettere una volta ogni tanto. Non ci sono soluzioni estreme o divieti assoluti. Lo strappo alla regola, con moderazione, è consentito. È possibile se si seguono delle semplici regole e con la conoscenza. Non è vero che alcune cose non si possono mangiare, ci sono solo delle limitazioni. Si può avere un’alimentazione normale anche in terapia. La medicina è nel DNA di famiglia. “Mio padre era medico, da piccolo facevo i compiti all’ospedale. Mia figlia farà la psicologa, mio figlio, 14 anni, sa già con certezza che da grande vorrà fare il cardiochirurgo“. La cucina, invece, è nel cuore, da sempre, del Dottor Artale. Il sito Oncologia e Cucina nasce da questa passione per il cibo? Mi piace cucinare da sempre, mi divertivo a replicare i piatti dei grandi chef. Il progetto è nato quattro o cinque anni fa perché i miei pazienti oncologici mi chiedevano sempre: Cosa devo mangiare? La risposta? Inizialmente non sapevo rispondere con precisione, dicevo di seguire la dieta mediterranea, mi rendevo conto, però, di essere troppo vago. Faccio allora una riflessione e capisco così che è arrivato il momento di dare una risposta chiara. Ho approfondito, letto, studiato. Mi sono circondato di un gruppo di esperti, nutrizionisti, chef, webmaster. Insieme abbiamo dato vita al progetto per rispondere alla domanda dei pazienti oncologici: Cosa posso mangiare? E quando posso farlo? In che senso, quando? Quando posso mangiare e quando posso prevenire gli effetti collaterali del trattamento. Il nostro è l’unico sito, lo dico con vanto, che si occupa di matchare la patologia con gli effetti collaterali. Con una serie di raccomandazioni per la prevenzione e per la alimentazione sana. Indichiamo quindi una serie di ricette su cui il paziente può regolare l’alimentazione in base agli effetti collaterali. Oncologia e Cucina: il team. Che tipi di piatti proponete? Con quali ingredienti? Devono essere piatti semplici, perché il paziente non ha tempo, e nemmeno i suoi famigliari. Devono essere appetibili e belli da vedere. Il cibo è bellezza, la bellezza lo rende appetibile. Anche quando io e mio figlio cuciniamo insieme, lo facciamo spesso, e postiamo le foto su Instagram, diamo un senso all’estetica. Mi sono comprato addirittura un servizio di piatti nuovo! I risultati ci sono Gli ingredienti sono tutti di stagione, a chilometro zero. Se si fa riferimento alla dieta mediterranea allora è importante dare voce ai prodotti locali, al bio. Non dimentichiamoci, poi, che la dieta mediterranea ha unito i popoli, le religioni, ha creato la convivialità. Come nascono le ricette? Un procedimento dura a lungo. Si sceglie l’argomento, quindi la patologia e i problemi metabolici collegati. Poi si pensa alla ricetta e quindi entra in gioco la nutrizionista che indica le corrette proporzioni. A questo punto si stabiliscono le giuste quantità e lo chef segue le istruzioni. Il progetto è molto rigoroso, rigido e fiscale ed è giusto che sia così, per evitare l’effetto collaterale. Le ricette: Caserecce grano duro con crema di piselli, vongole, crumble integrale.
    Lei, dottore, cucina ancora ogni tanto? Spesso. Rivisito anche i piatti stellati, come il risotto di Oldani, ma senza burro e con una riduzione naturale. Esistono delle soluzioni alternative che si possono applicare e che permettono di andare incontro al tema della alimentazione sana per i pazienti. Approfondire il tema dei piatti stellati rivisitati è un grande sogno…
    Continuiamo con i sogni: qualche altro desiderio da realizzare per il progetto? Che diventi un libro, per dimostrare che abbiamo bisogno di una vita normale. Mi piacerebbe fare un canale su Oncologia e Cucina tutto di ricette stellate ma riproposte per i nostri pazienti, quindi sane e belle da vedere. Ricette per il normalismo. Il grande caldo dell’estate: quali sono i consigli in tema di alimentazione, per i pazienti e per tutti? Inutile dire che l’idratazione è importante. Bisogna usare prodotti semplici, che rasentino il vegetariano o il pescetariano. Consiglio piatti freschi come le insalate di farro, le verdure, il cous cous. Gli Smoothies, sono perfetti per l’estate, un rimedio importante per mucositi e stomatiti. Non posso fare a meno di notare che anche tra le ricette di Oncologia e Cucina non si rinuncia al dolce… Un piacere ci vuole sempre, anche questo è normalismo. Basta rispettare i bisogni alimentari e nutrizionali del paziente. Un peccato di gola nella vita ogni tanto ci vuole e chiunque se lo può permettere. Per i più golosi, la ricetta del Budino al cioccolato. Si dice che una giornata perfetta comincia dalla colazione. Mi dice la sua? Uno yogurt magro, una fetta biscottata integrale con poco miele, noci e mandorle perché hanno i grassi buoni. Un caffè, a volte un frutto. Una buona colazione deve avere la giusta dose di carboidrati, zuccheri, grassi, proteine. Poi comincio con mezza ora di allenamento. Dottore, mi tolga una curiosità: è mai entrato da McDonald’s? L’ultima volta vent’anni fa… e le volte in cui ci sono stato in totale si contano sulle dita di una mano!
     
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    Dal XXII CONGRESSO NAZIONALE AIOM 2020 Oncologia e Cucina presenta il LABORATORIO DI CUCINA PER I PAZIENTI ONCOLOGICI
     
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