ALIMENTAZIONE

cosa mangiare e come mangiare

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  1. Paoletta2
     
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    Dal momento che io soffro di stanchezza cronica, sono interessata a tutto quello che mi aiuta a combatterla. Ho pertanto trovato i seguenti consigli, che forse interessano anche a qualcuna di voi

    La prima regola per far partire bene la tua giornata è fare una colazione con i giusti nutrienti. Per un certo periodo è consigliabile accantonare brioche e cappuccino del bar e prepararsi a casa delle prime colazioni che assecondino non solo la salute ma anche il gusto. Arricchite la vostra colazione con frutta fresca, cereali integrali sotto forma di fiocchi o di pane, un paio di frutti secchi come mandorle, noci o nocciole, miele come dolcificante e uno yogurt, invece del latte, per aiutare la flora intestinale. Tra i cereali, un posto di primo piano spetta all’avena, ricchissima di fibre e molto nutriente, che ha un’azione tonificante e perciò viene consigliata in casi di stanchezza o di convalescenza. L’effetto stimolante è dovuto all’avenina contenuta nel suo olio essenziale, una sostanza capace di stimolare la tiroide. Bisogna ricordare che alla temperatura di sessanta gradi l’avenina viene inattivata: scegliere perciò i fiocchi di avena integrali e crudi - e non quelli decorticati cotti o tostati - da aggiungere a latte, yogurt o minestre tiepide.


     
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  2. raffav
     
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    io mi trovo bene con i muesli integrali e prendo il tipo con uvetta e nocciole, con il latte di riso o avena,
    caffè con miele.... poi a 1/2 mattina un frutto, uno yogurt di riso e cacao o vaniglia
    e se ho ancora fame 2-3 biscotti al farro....tutto integrale :P
    ciao,raffa :wub:
     
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  3. angy1963
     
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    Lunedì ho un appuntamento con la nutrizionista, ho preso questa decisione perchè ho preso ben 8 kg in 3 mesi :angry: e non mi entra più niente, non mi vedo e non mi piaccio e duro fatica a fare le cose, mi piego male :sick: insomma una catastrofe. Ho provato a mangiare legumi cereali sono passata al pane integrale e poi mangio tante verdure ma si vede che non basta!!
    Appena finisco la radio ho intenzione di andare in piscina a fare un po' di movimento.
    La nutrizionista mi ha detto ci vediamo lunedì e buon fine settimana strafogati di schifezze perchè da lunedì si cambia..!!?!?!?
    MI sono fatta immediatamente una fetta di pane "integrale" con l'Estrella!! :P
     
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  4. FEDE68
     
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    Leggete Focus di aprile

    Edited by FEDE68 - 24/3/2011, 12:30
     
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  5. FEDE68
     
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    Le ricette per stare meglioDiabete, infarto, tumori, carie: sono comuni nel mondo occidentale e ignoti nei Paesi meno sviluppati. Ma i geni non c’entrano: quando gli indigeni emigrano nelle zone civilizzate iniziano ad ammalarsi. Il fattore di protezione è nello stile di vita: alimentazione ricca di vegetali e/o pesce e molta attività fisica.
    Ecco le loro diete… e come proteggono dai “mali del mondo occidentale”.



    Amelia Beltramini, 23 marzo 2009


    Pranzo sulle strade del Texas.
    Stili di vita sedentari, diete ipercaloriche e a base di alimenti di orgine animale sono responsabili della crescita di malattie cardiocircalotorie, diabete ed obesità.
    Una tazza di latte a colazione con yogurt, brioche di pasta sfoglia (burro); un panino con prosciutto o formaggio a pranzo, e a cena, mentre la pasta cuoce (spesso con il ragout), una fetta di salame o addirittura un antipasto di salumi italiani, seguito da un primo di carne, magari anche una fettina di formaggio, d’estate un gelato alla crema (latte e uova) e d’inverno una fetta di torta (ancora uova e burro)…
    Oggi la dieta quotidiana dell’italiano medio è a base di alimenti di origine animale: latte, burro, uova, carne. Nulla a che vedere con la dieta mediterranea, saldamente ancorata a un grande consumo di cereali e legumi accompagnati da verdura e frutta (vedi riquadro a fine pagina).

    SI MANGIA MEGLIO? SICURAMENTE SI STA PEGGIO
    Cambiata la dieta, con quali risultati? Negli ultimi 50 anni è triplicata la mortalità da malattie cardiocircolatorie (infarti e ictus), passati da 92 mila a 250 mila di oggi e per tumori, saliti da 51 mila a 160 mila. Per non parlare del diabete, in continua e drammatica ascesa…

    Un artigiano sardo nella sua bottega.
    Alle pendici del Gennargentu la longevità è molto più alta rispetto al resto dell'Italia. Il segreto? Per gli epidemiologi è un bicchiere di vino rosso a pasto, una dieta frugale prevalentemente vegetale, arricchita da poca e saltuaria carne. Pesce, la condivisione dello stress con moglie e famigliari e molta attività fisica completano la ricetta per "l'elisir di lunga vita".
    Foto: ® confusedvision Negli ultimi 50 anni sono arrivati infatti sulla tavola degli italiani cibi prima rari (liquori, dolci, carne) o addirittura sconosciuti (cibi pronti, merendine, bibite). I consumi sono cambiati a favore di prodotti più trasformati, che richiedono tempi di preparazione più brevi. In pochi anni la brioche, ricca di grassi trans, i peggiori, ha sostituito pane e marmellata fatta in casa, il panino della pausa pranzo ha spodestato la pasta e ceci, e l’happy hour dell’aperitivo serale, in piedi al bar, la ribollita alla toscana, l’acquacotta laziale, il minestrone di verdura…

    TRADIZIONI VINCENTI
    Eppure la ricerca ha continuato a confermare la validità delle diete tradizionali, laddove sono conservate: nel bacino amazzonico si muore di ferite, tetano, morsi di serpenti; ma malattie cardiocircolatorie, diabete, depressione, Crohn, artrite, obesità sono sconosciuti.



    PER SAPERNE DI PIU'

    Per informazioni sul Progetto Diana è possibile contattare i seguenti numeri:
 02-23902868
; 02-23903552.

    Per informazioni sui corsi di alimentazione naturale organizzati dall'Istituto Nazionale Tumori vedi programma) si può telefonare al numero verde 800 22 32 95.










    In Camerun la mortalità infantile legata alle infezioni (malaria e diarrea) è elevata, ma sono sconosciute stitichezza e tumore del colon. Nel Gennargentu sardo la popolazione gode di una longevità straordinaria. E a Okinawa, isola dell’arcipelago giapponese, sono sconosciuti tumore del seno e della prostata.


    RITORNO AL PASSATO
    Non sarà allora un caso se l’American Institute for cancer research con i suoi studi si batte per il ritorno alle diete del passato e contemporaneamente i ricercatori dell’Istituto dei tumori di Milano stanno importando tradizioni alimentari di tutto il mondo alla ricerca dei cibi che prevengono i tumori e le ricadute.
    Guidato da Franco Berrino, direttore del Dipartimento di medicina preventiva e predittiva dell'Istituto per lo studio e la cura dei tumori, il progetto Diana (possono aderire donne tra 35 e 70 anni che abbiano avuto un tumore al seno negli ultimi 5 anni) sta accumulando prove che una dieta ricca di frutta e verdura, povera di carni rosse e grassi animali protegge dal tumore al seno e dalle ricadute.
    Ma le stesse raccomandazioni arrivano dai cardiologi, dai gastroenterologi e dai geriatri.

    (Continua nella pagina seguente - vedi sotto il box)





    COM'ERAVAMO: LA DIETA MEDITERRANEA
    A “scoprire” questa dieta era stato Ancel Keys, medico dell’University of Minnesota, che, sbarcato a Salerno nel 1945 con le truppe americane, si accorse che molte malattie (aterosclerosi, ipertensione, diabete, malattie digestive, obesità) erano poco presenti nel Belpaese, e particolarmente basse fra la popolazione del Cilento.
    Intorno al 1952 la carne (e i dolci) arrivavano in tavola una volta la settimana, la domenica e nelle altre feste comandate. Inoltre gli italiani erano cattolici osservanti e la religione prescriveva lunghi digiuni: 40 giorni prima di Pasqua (quaresima) e altrettanti (avvento) prima del Natale, digiuni in cui in tavola non comparivano né i prodotti di origine animale, né i dolci.
    Per non parlare dell’attività fisica: nel 1952 l’italiano tipo faceva molto moto. Niente Tv, tanto meno con il telecomando, e neppure computer, pochi ascensori, scale mobili, lavatrici, lavastoviglie, lucidatrici. Pochi mezzi pubblici: al lavoro e a scuola si andava a piedi o in bici. La maggioranza degli italiani lavorava in fabbrica con le mani, o in campagna con il badile, o accompagnava le pecore al pascolo. La vita sociale dei bambini ruotava intorno al pallone in cortile e all’oratorio, mentre quella dei padri era al dopolavoro. Negli anni ’50 quindi si bruciava molto di più e si mangiavano in media 2437 calorie al giorno.
    Distribuite come. Ogni anno l’italiano medio consumava 15 kg di carne, per lo più del pollaio, 3 di pesce, 30 di latticini (latte e formaggio) 170 uova, 17 kg di frutta, 27 di verdura, 2,6 di zucchero; beveva 104 litri di vino e 4 di birra. Oggi il consumo pro capite è di 49,5 kg di carne, 14,4 kg di pesce, 68,8 di latte e formaggi, 227 uova, 85 kg di frutta, 108 di verdura, 6 di zucchero, 52 litri di vino e 30 di birra. Tradotto: sono aumentati a dismisura i grassi animali e gli zuccheri, prima praticamente assenti, mentre l’aumento della verdura è fittizio: l’italiano di ieri attingeva al suo orto e quindi comprava poco nei negozi. Ridotto il consumo di vino e aumentato quello del pesce. Ma soprattutto ridotti cereali e legumi. Fino a 50 anni fa l’energia veniva al 90% da pane e pasta: ben 122 kg l’anno, oltre 3 etti al giorno. Il resto era “companatico”.
     
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  6. Paoletta2
     
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    Prima di tutto, voglio dirvi che usare l'avena, miele e un po' di frutta secca al mattino aiutano davvero contro la stanchezza.


    Poi...ho una domandina per le esperte di Diana. Berrino che dice della pappa reale? E' molto ricca di vitamine...anche del gruppo B, che noi non dovremmo assumere sottoforma di integratori. E allora, come la mettiamo? ....
     
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  7. FEDE68
     
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    Onestamente non lo so e poi in questo momento sto addirittura pensando di cambiare gruppo e di andare a Firenze perchè nel mio gruppo c'è qualcosa che non mi quadra a livello organizzativo, non viene mai un medico mentre da quello che leggo dalle altre sì e dobbiamo cucinare portare gli alimenti da preparare, ecc. Non mi va di venir presa in giro soprattutto quando si parla della mia pelle !!!
     
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  8. Paoletta2
     
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    immagino che i principi cardine della dieta siano riportatio nella guida che hanno pubblicato di recente....forse è meglio far riferimento a quella, prima di tutto.

    Fede, se puoi spostarti e migliorare....perché no? ;)
     
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  9. angy1963
     
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    Non sapevo che ci fosse anche un gruppo a Firenze, io mi sono messa in contatto con progetto diana 5 su facebook ma mi hanno risposto che a Firenze per il momento non esiste nessun progetto Diana, tanto è vero che mi hanno chiesto se riuscivo io a formare un gruppo di donne..... image, oddio potrei anche provarci ma non saprei proprio da dove iniziare!
    Fede di che gruppo Firenze stai parlando? Perchè l'argomento mi interessa alquanto!
    Baciotti a tutte Angela
     
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  10. FEDE68
     
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    Hai ragione ho controllato sul sito e la sede di Fi non c'è + mentre sulla mail che mi inviarono nel 2010 compariva vabbè andrò a Napoli !
     
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  11. smillina
     
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    Ieri ho terminato il mio anno DIANA. Mi hanno fatto il prelievo, misurata e messo holter per una settimana. D'ora in poi sms x diario alimenatre ogni 3 mesi e controllo tra 6 mesi. :)

    Fede peccato che nn puoi venire a Palermo, qui ci sono delle dottoresse dolcissime. Pensa che essendo partita da Catania alle 7 sono riuscita afare il prelievo solo alle 11 ed ero digiuna. Loro mi hanno rifocillato con una bella colazione a base di te, pane e marmellata :) Mi mancheranno!
     
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  12. FEDE68
     
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    Hai ragione io non le ho nè dolcissime nè cattivissime :angry: ed in + dobbiamo portare noi da mangiare :angry: :angry:
     
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  13. FEDE68
     
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    Ragazze oggi ho avuto il grande onore di ricevere la telefonata del Prof Berrino dal quale è andata quella che dovrebbe essere la ns referente. Confermo quello che mi era stato detto, è una persona amabile, simpatica e al tempo stesso professionale e competente.
     
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  14. adriana59
     
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    Cara Paola,a proposito di vit.B....A me l'oncologo ha detto che l'unica che non va assunto è la B12...

    Fede, hai qualche notizia circa la prevenzione del diabete relativamente a chi segue Diana ed è in uno stadio prediabetico?
    Grazie
    adriana
     
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  15. FEDE68
     
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    Io sono un soggetto predisposto al diabete di tipo 2 e per questo devo fare molto moto e mangiare senza zuccheri, pane e altro. Per altre info ti conviene contattare Cascina Rosa perchè comunque io ho dovuto fare la curva glicemica ed andare da un endocrinologo/diabetologo.
     
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48 replies since 24/9/2008, 20:56   5643 views
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